Il New York Times ha incontrato il fruttivendolo che ha venduto la banana usata per l'opera di Cattelan

Il New York Times ha incontrato il fruttivendolo che ha venduto la banana usata per l'opera di Cattelan
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La notizia che la banana con il nastro adesivo concepita da Maurizio Cattelan è stata venduta all’asta per oltre 6 milioni di dollari non è fresca, lo sappiamo. Ma la cosa interessante è tutto quello che sta intorno a questa bizzarra asta, e nuove cose interessanti continuano a venir fuori. L’ultima, ieri, è l’intervista del New York Times a chi ha… venduto la banana a Cattelan stesso. Si chiama Shah Alam, lavora in un chiosco di frutta proprio davanti a Sotheby’s a Manhattan (nell’Upper East Side), ed è l’intermediario più importante e meno conosciuto in questa storia pazza e, diciamolo, a tratti triste. (Rivista Studio)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Non solo look, sul red carper non sono mancate polemiche e qualche sorpresa. (ilmessaggero.it)

E io rispondo, seraficamente, che non si tratta di una questione artistica ma puramente economica. Come scrisse il grande economista Carl Menger nel secolo scorso ognuno attribuisce a ogni oggetto il prezzo che ritiene opportuno. (StrettoWeb)

Spesso il nome degli acquirenti che si aggiudicano pezzi di valore nel mondo dell’arte restano sconosciuti. In questo caso invece il compratore non solo ha dichiarato chi è, ma ha anche detto cosa ne farà dell’acquisto: se lo mangerà. (R101)

La provocazione di Naike Rivelli: l’abito-banana in stile Cattelan sul red carpet di Torino

Con la triade Maurizio Cattelan, Marina Abramović e Michelangelo Pistoletto l’Arte sta adottando i contorni di un movimento neo pagano (ArtsLife)

Un tycoon delle criptovalute sta per mangiare la banana appiccicata alla parete di Maurizio Cattelan. Sun, che nella sua raccolta ha un Giacometti da 78 milioni comprato nel 2021, ha seguito l’asta da Hong Kong e pagato in criptovalute. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In questo caso, l'abbiamo ritrovata al Torino Film Festival al fianco della madre, Ornella Muti, giunta nel capoluogo piemontese per festeggiare i 50 anni del film Romanzo popolare. Alla fine, però, a far parlare è (Io Donna)