Torpignattara, lite per un pallone si trasforma in raid punitivo: insulti razzisti e un ferito alla gola

Video suggerito A cura di Beatrice Tominic 1 Stavano giocando a pallone quando è scoppiata la lite: è successo a Torpignattara, verso le 21, a largo Sangalli. Nella piazza oltre al gruppo di ragazzini di origini straniere che stava giocando, anche qualche giovane, una decina di ragazzi italiani. Sono proprio questi ultimi che, lanciando insulti razzisti ai ragazzini, stando a quanto ricostruito, avrebbero rubato il pallone, nascondendolo senza restituirlo. (Fanpage.it)

Su altri giornali

E’ ancora in corso, alle 20,30 di stasesera, a Torpignattara, nel parco Giordano Sangalli, l’imponente manifestazione indetta dall’ANPI, dall’ARCI e da molte altre associazioni e organizzazioni, con l’adesione di molte sigle politiche e sindacali. (AbitareaRoma)

A dare la notizia è stata La Repubblica, riportando gli insulti che hanno preceduto l’esplosione della violenza. “Negri di merda, tornate a casa vostra. (Collettiva.it)

La colluttazione, che ha provocato tre feriti, è stata anticipata da una serie di dichiarazioni ed epiteti razzisti, alle quali sono seguite le violenze e, infine, la fuga degli aggressori, non sono ancora stati identificati. (Luce)

Al punto che nel corso di un presidio di solidarietà organizzato da Anci, Arci e altre rappresentanze politiche e sociali nel pomeriggio di oggi, martedì 2 luglio, ci sono stati insulti e spintoni: un gruppo di abitanti del quartiere si è avvicinato per contestare la presenza dei manifestanti. (Il Fatto Quotidiano)

Il gruppetto di ragazzi di origini indiane e bengalesi stava giocando a calcio nel parco davanti casa, poi si è allontanato per alcuni minuti lasciando la palla sul prato. Ma al loro ritorno un altro gruppetto di ragazzini, tre ragazzi e tre ragazze tutti minorenni, avevano preso il loro posto. (ilmessaggero.it)

Una comunità sotto choc, quella di Torpignattara, dove nella serata di domenica scorsa un gruppetto di bulli, ragazzi e ragazze minorenni, ha preso di mira una comitiva di giovani di seconda generazione, anche bambini, e poi spalleggiato da adulti ha aggredito i genitori di questi ultimi che volevano farsi ridare un pallone. (Corriere Roma)