Anfia: “Da dazi di Trump impatto duro sulla filiera italiana dell’auto. L’export vale 5 miliardi”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
“I dazi sono ingiustificati, dannosi e assolutamente contrari allo spirito di collaborazione che deve esistere tra alleati”, dice Roberto Vavassori, presidente dell’Anfia, l’associazione nazionale della filiera dell’industria automobilistica.L’impatto di quelli annunciati da Trump sarebbe duro, “una magnitudo grande”, spiega Vavassori. Tra automobili e componentistica l’export Italia-Usa vale circa 5 miliardi di euro, senza contare poi quella parte di componenti che vengono esportate in Germania per la produzione di brand di lusso poi a loro volta esportate negli States. (Il Fatto Quotidiano)
Su altre fonti
Dal 2 aprile partiranno i dazi sulle auto importate: «è l’inizio della liberazione dell’America» ha detto Trump, aggiungendo che «se le aziende produrranno le auto negli Stati Uniti, non ci saranno dazi». (Italia Oggi)
Le case automobilistiche italiane hanno espresso preoccupazione per i dazi Usa del 25% confermati dal presidente americano Trump a partire dal 2 aprile prossimo. Tra i marchi che saranno colpiti ci saranno anche quelli di lusso come Ferrari, Maserati e Lamborghini, ma secondo Roberto Valvassori, presidente dell’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA), le nuove tariffe potrebbero non impattare sulle vendite di queste vetture. (LAPRESSE)
NEW YORK – Persino Arthur Laffer, economista icona dei repubblicani, ha avvertito Trump che i dazi sulle auto rischiano di provocare “un danno irreversibile”. (la Repubblica)
I dazi Usa pari 25% nel settore automotive, annunciati ieri dal presidente Donald Trump, avrebbero un impatto significativo sul fatturato delle imprese italiane: si può stimare una perdita tra 1,4 e 3 miliardi di euro, con danni soprattutto i subfornitori (fino a 2,5 miliardi) per la loro dipendenza dalla filiera europea. (LA STAMPA Finanza)
I dazi del 25% sui veicoli e componenti importati negli Usa voluti dal presidente Trump potrebbero annullare gli utili di alcuni grandi gruppi dell’auto o ridurli fortemente. (Milano Finanza)
«Non me ne può fregare di meno». Così il presidente americano Donald Trump ha commentato, in una intervista alla Nbc News, l'ipotesi che le case automobilistiche aumentino i prezzi dei veicoli prodotti all'estero a causa dei nuovi dazi del 25%. (Il Messaggero - Motori)