Irpef a 3 aliquote ma con i tetti alle detrazioni (a seconda di reddito e numero di figli): cosa cambia
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La Manovra 2025 da una parte ridisegna gli sgravi relativi al cuneo fiscale, dall’altra conferma (almeno per ora) l’impianto Irpef a tre aliquote per tre scaglioni di reddito che già conosciamo. Ovvero: fino a 28 mila euro, aliquota del 23%; oltre 28 mila e fino a 50 mila euro, aliquota del 35%; oltre 50 mila euro, aliquota del 43%.Tutto però dipenderà dagli incassi derivanti dal Concordato preventivo biennale. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Come anticipato, tra le novità contenute nella Legge di Bilancio 2025, c’è una sorpresa fiscale per i contribuenti con redditi superiori ai 50.000 euro. Attraverso un’omissione nell’attuale testo della manovra, questa categoria di contribuenti potrebbe beneficiare di un “bonus” di 260 euro, legato a una mancata proroga di alcune detrazioni. (Informazione Scuola)
La premier Meloni, il ministro dell’Economia Giorgetti e il suo sottosegretario Leo, per non parlare di parlamentari e dirigenti di FdI cui è affidato il compito di diffondere la verità ufficiale, continuano a ripetere che la manovra di quest’anno taglia le tasse a lavoratori e lavoratrici, che loro si occupano di chi lavora e altri – leggi il sindacato – no. (Collettiva.it)
– Il governo ha deciso di riaprire i termini per il concordato preventivo biennale, offrendo alle partite Iva un’ulteriore opportunità per mettersi in regola con il fisco fino al 12 dicembre. La prima scadenza del 31 ottobre ha già fruttato allo Stato circa 1,3 miliardi di euro, grazie all'adesione di 500mila contribuenti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nel 2023 è stato usato in via sperimentale per le agevolazioni edilizie: il riferimento è il decreto legge 176/2022, noto anche come Aiuti-quater). In breve, le detrazioni fiscali vengono parametrate al numero dei componenti di una famiglia e alle caratteristiche del nucleo (similmente a quanto avvenuto per il Superbonus al 90% sugli edifici unifamiliari). (Corriere della Sera)
Questi cambiamenti includono modifiche al sistema delle detrazioni fiscali e nuove soglie di deducibilità, con effetti differenziati a seconda dei livelli di reddito e della composizione familiare. Stimare a priori chi guadagnerà e chi perderà qualcosa non è semplice perché si incrociano diverse variabili. (il Giornale)