Effetto Irpef 2025, chi ci guadagna. Beffa per i redditi più bassi: i calcoli
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– Il governo ha deciso di riaprire i termini per il concordato preventivo biennale, offrendo alle partite Iva un’ulteriore opportunità per mettersi in regola con il fisco fino al 12 dicembre. La prima scadenza del 31 ottobre ha già fruttato allo Stato circa 1,3 miliardi di euro, grazie all'adesione di 500mila contribuenti. Ora l’esecutivo punta a raccogliere risorse aggiuntive per destinarle in particolare a una misura: il taglio dell’Irpef per i redditi medi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altri giornali
Mentono sapendo di mentire o sono inconsapevoli di quel che fanno. (Collettiva.it)
Come anticipato, tra le novità contenute nella Legge di Bilancio 2025, c’è una sorpresa fiscale per i contribuenti con redditi superiori ai 50.000 euro. Attraverso un’omissione nell’attuale testo della manovra, questa categoria di contribuenti potrebbe beneficiare di un “bonus” di 260 euro, legato a una mancata proroga di alcune detrazioni. (Informazione Scuola)
Stimare a priori chi guadagnerà e chi perderà qualcosa non è semplice perché si incrociano diverse variabili. Questi cambiamenti includono modifiche al sistema delle detrazioni fiscali e nuove soglie di deducibilità, con effetti differenziati a seconda dei livelli di reddito e della composizione familiare. (il Giornale)
Il rischio era alto. Ma la manovra in discussione in Parlamento che entrerà in vigore il primo gennaio prossimo, lo disinnesca. (PA Magazine)
Ecco quali sono. (Traderlink)
La premier Meloni lo ha confermato anche durante l’incontro con i sindacati, ma tutto dipenderà dal Concordato biennale preventivo per gli autonomi (scaduto alla fine di ottobre, ora un decreto lo riapre fino al 12 dicembre): se le adesioni saranno massicce, ci saranno i fondi per fare il taglio (per ora, invece, sono state solo confermate le tre aliquote Irpef con i tetti alle detrazioni: qui cosa cambia). (Corriere della Sera)