Lo sciopero dei trasporti va. E Salvini minaccia: «È l’ultima volta»
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Adesione altissima: media del 90% con picchi del 100% in alcune città. Lo sciopero del trasporto pubblico locale di ieri, che si è aperto con una manifestazione davanti la sede del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a Roma, è stato partecipatissimo in tutta Italia. La mobilitazione, del resto, era stata convocata da tutte e cinque le sigle del settore: in piazza accanto a Cgil, Cisl e Uil c’erano anche Ugl e Cisal. (il manifesto)
Su altri giornali
Lo hanno fatto al grido di "Salvini pagliaccio, firmaci il contratto". Una delegazione dei manifestanti si è poi incontrata con il vice ministro Rixi. (Repubblica Roma)
Nella giornata di oggi, venerdì 8 novembre, in tutta Italia e ovviamente anche nel capoluogo meneghino si sono verificati diversi disagi a causa dello sciopero dei trasporti indetto dai sindacati. A Milano quindi c'è stato uno stop alla circolazione di metropolitane Atm, autobus e tram. (Fanpage.it)
In agenda il rinnovo del contratto di settore L’incontro avrà l’obiettivo di analizzare le questioni più urgenti, promuovendo un dialogo costruttivo tra le parti per individuare soluzioni condivise e migliorare la gestione delle attuali criticità del settore. (MIT)
– Uno sciopero senza esclusione di colpi, quello tenutosi ieri nel trasporto pubblico locale. Alta, anzi altissima, l’adesione alla protesta: per Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna è stata pari al 98%. (IL GIORNO)
E infatti già dalle 5.30 sono rimaste chiuse la linea B1 Bologna-Ionio e la Termini-Centocelle. Dopo le ultime partenze dai capolinea alle 8.30, chiuse pure la linea A e B della metropolitana. (ilmessaggero.it)
Uno sciopero di questo tipo di autobus, tram e metropolitane gli italiani non lo vedevano da diciannove anni. (Sky Tg24 )
