Alaska Baby, Cesare Cremonini: "Ero vuoto, un viaggio ha cambiato tutto"
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Si chiama 'Alaska baby, il documentario' il progetto video e musicale del tutto inedito nel panorama dell’intrattenimento italiano, che vede protagonista Cesare Cremonini, non solo un artista all’apice della sua straordinaria carriera ma anche un uomo alla ricerca dei propri confini, pronto a crearne di nuovi. Il racconto, prossimamente disponibile su Disney+, si apre in un momento particolare della vita dell'artista, quando, dopo aver conquistato gli stadi nell’estate del 2022 con un tour trionfale culminato in un concerto storico a Imola davanti a più di 70mila persone, il "vuoto dello scrittore", che lui stesso definisce "un pieno di ego", lo porta a una decisione radicale: partire, dopo 45 giorni di nebbia emiliana ininterrotta cercare il sole e partire. (Adnkronos)
La notizia riportata su altre testate
Non è un disco di transizione Alaska Baby, ma piuttosto un tassello definitivo, costruito su un impianto sonoro e creativo che tiene insieme il mondo dei Fab Four e dei Beach Boys con l'attitudine al groove, l'elettronica e le reminiscenze degli anni Settanta. (Panorama)
Dopo un periodo di successi straordinari e concerti davanti a folle enormi, ha deciso di partire per un lungo viaggio che lo ha visto attraversare il mondo… (L'HuffPost)
Spazia tra generi musicali diversi e racconta, con la voce più limpida e sincera della sua intera carriera, traccia dopo traccia, la sua vita. Questa volta lo fa con una linfa nuova, quella di un ritorno che è anche un punto di partenza. (Radio 105)
« Alaska Baby per me è un ritorno, ma in realtà è un vero punto di partenza perché suona nella mia testa, suona nel mio cuore come un primo disco. Cesare Cremonini: "È come un primo disco per me" (AMICA - La rivista moda donna)
Venerdì 29 novembre dalle 11.20 Cesare è ospite di Rosaria Renna e Filippo Firli per presentare il suo nuovo album "Alaska Baby". (Radio Monte Carlo)
Dovete accettarlo, nella musica italiana esiste un’era Cremonini. L’era Cremonini non è solo quella che permette a tutti, TUTTI, di sopravvivere in un mercato discografico spesso saturo ed eccentrico (in Italia sentiamo musica che all’estero non sempre si filerebbero; lo ha capito Damiano David, che infatti canta e si veste come Harry Styles e Stephen Sanchez) che tutto gli deve; è anche il momento migliore per avere speranza nella musica e nel cantautorato italiano. (MOW)