Pupi Avati, record e prime volte. Il regista si racconta a Elle Daily a Venezia 81

Pupi Avati, record e prime volte. Il regista si racconta a Elle Daily a Venezia 81
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Pupi Avati è il regista italiano con più presenze a Venezia (il 6 settembre alle 16 tiene la Masterclass alla Match Point Arena). Festeggia la sua decima volta chiudendo l’81° edizione con L’orto americano, thriller gotico su un giovane psicopatico che parla con le foto dei defunti e cerca l’amore della vita. Perché questo ritorno al gotico? «Perché contrariamente ai miei colleghi autori io non ho mai disdegnato i f ilm di genere (Elle)

La notizia riportata su altri media

Si arricchisce il parterre degli ospiti mugellani all' 81esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Negli scorsi giorni è stata resa nota la partecipazione del Teatro Cinema Garibaldi di Scarperia e San Piero ai dieci anni del "premio Lizzani", come unica sala in Toscana, su 17 premiate, a ricevere questo importante riconoscimento che va a premiare il coraggio delle Sale cinematografiche italiane, valutando la qualità della loro programmazione (questo l'articolo). (OKMugello - News dal Mugello)

Un modo per dire “ci sono”, per ricordare che quel cinema esiste e c’è sempre stato. E non importa, tutto sommato, quanto siano realmente riusciti o meno perché l’importante è proprio questo, sapere che c’è: L’orto americano di Pupi Avati, girato a 85 anni, film di chiusura del Festival di Venezia 2024 e ritorno al gotico padano che lo stesso regista ha inventato, rifatto proprio nell’età più matura della vita come il serpente che si morde la coda. (cinematografo.it)

“Non mi sono mai allontanato più di tanto dal genere gotico, che dovremmo praticare di più in Italia credendoci maggiormente”. La storia si svolge a Bologna, ai tempi della Liberazione, quando un giovane problematico con aspirazioni letterarie si innamora al primo sguardo di una bellissima nurse dell’esercito americano. (cinematografo.it)

Venezia 81, Pupi Avati si racconta nella Masterclass

Arriva finalmente al Lido l’horror gotico di Pupi Avati. Bologna ai tempi della Liberazione: un giovane problematico con aspirazioni letterarie si innamora al primo sguardo di una bellissima governante dell’esercito statunitense. (il Resto del Carlino)

(Adnkronos) – (Adnkronos/Cinematografo.it) “Non mi sono mai allontanato più di tanto dal genere gotico, che dovremmo praticare di più in Italia credendoci maggiormente”. (CremonaOggi)

Condotta dalla critica cinematografica Angela Prudenzi, e dopo le conversazioni con Sigourney Weaver, Cristina Comencini, Claude Lelouch, Richard Gere, Peter Weir ed Ethan Hawke, l’ultima masterclass ospitata dalla 81. (Ciak Magazine)