Segnali di tregua a Gaza. Netanyahu verso Il Cairo (ma il portavoce nega), Hamas dice che "un accordo è possibile"
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Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, è in viaggio verso Il Cairo, in Egitto, per colloqui sul cessate il fuoco a Gaza. Lo riferiscono fonti informate alla Reuters, secondo cui è possibile la firma di un accordo nei prossimi giorni. Probabilmente è a causa di questa missione che l'udienza di oggi del processo per corruzione a carico di Netanyahu, che avrebbe dovuto t… (L'HuffPost)
Se ne è parlato anche su altre testate
I giornalisti israeliani si chiedono che cosa ci sia scritto, quali questioni di Stato debbano essere affrontate in diretta durante il processo per corruzione. Se lo chiedono soprattutto i famigliari degli ostaggi, sperano che una di quelle note porti la notizia che le trattative si sono sbloccate. (Corriere della Sera)
Israele sfonda la linea di demarcazione fissata dall’Onu sulle alture del Golan ed estende fino alle porte di Damasco la sua «zona difensiva sterile», mentre con 310 raid aerei annienta flotta e basi militari della Siria che fu. (il manifesto)
Netanyahu per la prima volta alla sbarra nel processo per corruzione (Il Sole 24 ORE)
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Tuttavia, non ho trovato altra parola che rendesse adeguatamente l’idea di un capo di Stato che, in rapporto alla popolazione, abbia lanciato così tante bombe negli ultimi decenni, tanto per difendersi quanto per attaccare. (Avanti Online)
Israele potrebbe essere davvero a un passo da un’intesa per la liberazione degli ostaggi a Gaza. Parole che fanno eco a quelle pronunciate domenica dal primo ministro Benjamin Netanyahu dopo un colloquio telefonico con Donald Trump, il presidente eletto degli Stati Uniti, deciso a riportare gli ostaggi a casa entro il 20 gennaio, data del suo insediamento. (L'Opinione)