Open Arms, dopo l'assoluzione Salvini torna a pensare al Viminale: "Fare ministro dell'Interno è stupendo"

Open Arms, dopo l'assoluzione Salvini torna a pensare al Viminale: Fare ministro dell'Interno è stupendo
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Ora che Matteo Salvini è stato assolto in primo grado, un ostacolo 'politico' per il suo ritorno al ministero dell'Interno è venuto meno. Il leader della Lega ha detto che la carica "per ora" non gli interessa, ma non ha escluso di ricoprirla in futuro. Poi è tornato ad attaccare i magistrati, spingendo per la riforma della giustizia, e le Ong, finanziate da "Soros" per "la distruzione della nostra identità". (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre testate

"Sono stati tre anni impegnativi, ma è il riconoscimento che una politica seria di contrasto all'immigrazione clandestina non solo è legittima ma è doverosa": il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, lo ha detto a margine di un incontro con i cittadini a largo Argentina a Roma, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla sentenza di assoluzione nel processo Open Arms (Liberoquotidiano.it)

E soprattutto continuare a salvare vite in mare. Il giorno dopo la sentenza di assoluzione per Matteo Salvini nel caso Open Arms le ong impegnate nel soccorso in mare si dicono decise a continuare con l’impegno umanitario. (La Stampa)

Venerdì pomeriggio, ore 14.55: le agenzie di stampa iniziano a lanciare le anticipazioni su Il cavallo e la torre, il programma di approfondimento di access prime time di Rai 3. "Sarà Oscar Camps, fondatore della ong spagnola Open Arms, l'ospite di Marco Damilano". (Liberoquotidiano.it)

Il capolinea del capitano, la Lega guarda al dopo

– “Questa sentenza è una lezione per i senatori che bocciarono la mia proposta quando ero presidente della giunta delle immunità. Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia, nel giorno dell’assoluzione del leader della Lega per Open Arms vorrebbe che “tutti quelli che hanno votato contro la mia relazione chiedessero scusa agli italiani e si definissero come dei tapini che hanno dato luogo a un episodio di uso politico della giustizia in Parlamento. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Per paradosso, pesa quasi più della condanna a sei anni di carcere, chiesta dall’accusa nel processo di Palermo, l’assoluzione di Salvini dall’ipotesi di sequestro di persona per l’arcinota vicenda della nave ong Open Arms, a cui fu negato per giorni l’attracco in un «porto sicuro» malgrado le condizioni di salute e di bisogno in cui versavano i 147 migranti raccolti in mare, nel Canale di Sicilia. (La Stampa)