TAGLI DELLA LEGGE DI BILANCIO 2025, UNCEM: SUI COMUNI DA SOLI CADONO CON UNA POTENZA DEVASTANTE. RIORGANIZZARE GLI ENTI LOCALI PER SUPERARE FRAGILITA’
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I tagli a carico degli Enti locali, contenuti nella legge di bilancio 2025, sono troppi. Lo scrive Uncem a tutti i Prefetti d’Italia. Il Presidene nazionale Marco Bussone è chiarissimo: il Paese ha necessità di riforme e Uncem ha sempre sostenuto l’urgenza di una riforma vera degli Enti locali, che imponga di lavorare insieme a piccoli e grandi Comuni, in particolare nei territori più fragili, montani e rurali. (Uncem)
Ne parlano anche altri media
Milano, 5 nov. – Quella presentata dal governo è una manovra “che non ci lascia entusiasti, perché quando c’è un taglio sulla parte corrente uno non può essere entusiasta, però nello stesso tempo riconosciamo lo sforze che Mef ha fatto per tenere conto” delle nostre osservazioni. (Agenzia askanews)
Al punto che i rilievi sulla Legge di Bilancio del governo ormai non si contano più. Non a caso nel 2024, “la variazione del Pil dell’Italia”, cioè la crescita, “dovrebbe collocarsi al di sotto dell’obiettivo del governo (1%) per almeno un paio di decimi di punto percentuale”, cioè non oltre lo 0,8%. (LA NOTIZIA)
L'Ufficio parlamentare di Bilancio parla di rischio di disparità dalle nuove regole su bonus e sconti fiscali. Tornata di audizioni in Parlamento. (Sky Tg24 )
La Manovra "si muove all’interno del sentiero tracciato" dal PSB e dei relativi "vincoli di spesa" fissati, allo scopo di "orientare il debito pubblico su un percorso di riduzione" e nello stesso tempo "rendere strutturali" misure come la riduzione del cuneo fiscale e la revisione delle aliquote Irpef, l'aumento della spesa sanitaria e l'adeguamento degli stipendi pubblici. (Teleborsa)
Proprio in questi giorni è stato approvato il decreto di riparto delle somme, che per Thiene ammontano a poco più di 70mila euro per l’anno 2024 e per gli esercizi successivi. (altovicentinonline.it)
Ma i dubbi sono tanti: a partire dalle stime di crescita, che se troppo ottimistiche minaccerebbero il risanamento dei conti. Fino alla sanità dove la spesa per medici e ospedali torna ai livelli pre-pandemia tanto che l'ufficio parlamentare di bilancio evoca il rischio di deficit per le regioni. (RaiNews)