L'influenza aviaria è una spada di Damocle che ci pende sulla testa

L'influenza aviaria è una spada di Damocle che ci pende sulla testa
Facta SALUTE

Di Antonio Scalari «Per decenni lo avevano visto avvicinarsi, come un puntino scuro all’orizzonte». Lo scrittore di scienza David Quammen descrive così nel suo ultimo saggio, Senza respiro, l’arrivo della pandemia di Covid-19. Gli esperti lo avevano visto, non era stata una sorpresa. Non si sapeva quanto ci avrebbe messo quel puntino ad arrivare. Ma si sapeva che prima o poi lo avrebbe fatto. Le pandemie, ormai lo sappiamo – si tratti di virus dell’influenza, di coronavirus, o possibili altri agenti patogeni – sono una possibilità. (Facta)

La notizia riportata su altre testate

Intervista al Prof. Giovanni Rezza Docente di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ed ex direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute durante la pandemia di Covid-19. (Ohga!)

Il parere degli esperti (Dica33)

Oltre ai già citati Texas e Kansas, si sono aggiunti Louisiana, Mississippi e Utah. Le critiche che vengono mosse, anche se ancora è difficile ancora andare nello specifico, sono le stesse: aver nascosto effetti avversi come miocardite, pericardite, complicazioni durante la gravidanza e morti improvvise, scegliendo deliberatamente di non comunicarli al pubblico. (Il Giornale d'Italia)

Influenza aviaria nei gatti, il 67% non sopravvive: quali sono i rischi per l'uomo

Un’epidemia di aviaria potrebbe esplodere attraverso un contagio guidato dal consumo di latte crudo. Lo rivela uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine da un team dell’Università del Minnesota. (italiasalute)

Il virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (highly pathogenic avian influenza) A(H5N1) sta suscitando un certo allarme per diverse ragioni, fra cui lo spiccato neurotropismo, ossia la tendenza del virus a concentrarsi soprattutto all’interno del tessuto nervoso, e la sua conseguente capacità di causare danni neurologici in numerose specie di uccelli e di mammiferi sia domestici che selvatici. (Galileo)

Il virus H5N1, noto come influenza aviaria, continua a essere al centro delle preoccupazioni del mondo scientifico. Questa volta, l'allarme è sul contagio altamente mortale che può colpire i gatti. Il 67% dei felini colpiti dal virus, infatti, non sopravvive. (Sky Tg24 )