Consulta, Calenda s’offre e apre alla destra: “Basta Aventino, così non si va avanti. Marini non è un pericoloso fascista”

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

“Non rompiamo il fronte, non partecipiamo al voto”, aveva comunicato ieri Carlo Calenda ai suoi parlamentari indicando la linea condivisa con gli altri partiti di opposizione sul voto per l’elezione del giudice della Corte costituzionale. Una mossa che aveva costretto i partiti governo – che hanno cercato fino alla fine di eleggere martedì Francesco Saverio Marini – a evitare rischi: scheda bianca e voto rinviato. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Se non si considerano i governi tecnici o governi di larghe intese, dal 1995 a oggi i partiti di centrodestra hanno sostenuto (Pagella Politica)

Il 14 ottobre probabile Consiglio dei ministri per approvare il Documento programmatico di bilancio da presentare a Bruxelles.Il video che Giorgia Meloni ha diffuso su ... (La Verità)

La maggioranza ha depositato una mozione su automotive e Stellantis in cui si impegna il governo ad avanzare una proposta in sede Ue «per rivedere da subito il percorso del green deal», «a promuovere percorsi di transizione della filiera italiana dell’automotive non solo verso l’elettrico» ma anche verso altre «soluzioni tecnologicamente ecologiche», a «convocare i vertici Stellantis per chiarire i termini del piano industriale del gruppo in Italia» impegnando la società «a comunicare i dati dei dipendenti fuoriusciti dagli stabilimenti italiani attraverso la prassi (con accordi sindacali) delle dimissioni incentivate». (Il Sole 24 ORE)

Mozione delle opposizioni su Stellantis, governo senza coraggio

La compattezza è stata importante per segnalare alla premier che sui giudici della Consulta va raggiunto un accordo. Si deve dialogare per garantire rappresentanza anche all’opposizione”. (L'Opinione delle Libertà)

«L’opposizione la deve piantare di fare l’Aventino. Ma la premier, furiosa per lo smacco subito, ha intenzione di riprovarci entro fine ottobre, calendario permettendo. (il manifesto)

Nella nostra mozione chiediamo", tra le altre cose, "la predisposizione di un pacchetto di iniziative a supporto della filiera produttiva automotive"; l'interruzione del processo di spinta alla delocalizzazione degli investimenti dei fornitori; la cessazione del ricorso al lavoro somministrato; un piano di assunzioni per determinare un necessario cambio generazionale; il mantenimento in Italia dei settori della progettazione". (Il Messaggero Veneto)