Osservatorio Giovani-Editori, nuovo progetto «per separare fatti da fake news»

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Il Sole 24 ORE INTERNO

«L’informazione non è un prodotto, ma un bene essenziale. Saper distinguere il vero dal falso è indispensabile, così come scongiurare il rischio che, per i nativi digitali, l’informazione coincida con flussi ininterrotti di notizie senza analisi critica della consistenza di ciascuna». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella davanti a studenti, insegnanti e a una delegazione dell’Osservatorio Giovani-Editori che al Salone delle Fontane ha festeggiato 25 anni di attività. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

Lo ha affermato Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio permanente giovani-editori, in occasione dell'evento organizzato per i 25 anni di attività, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (Civonline)

“Io sono un arbitro fuori da contesa politica. Il mio compito è di invitare alla coesione nazionale, al confronto civile e rispettoso e di invitare al rispetto delle regole, oltre che rispettare i limiti che ho io stesso". (Italia Oggi)

Tutte e due le affermazioni sono sbagliate». Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto così agli studenti intervenuti a Roma al Salone delle Fontane, all’Eur, per celebrare i 25 anni dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori. (Il Sole 24 ORE)

Mattarella: "Ho promulgato leggi che non condividevo, poteri dello Stato non contrapposti"

Un richiamo a 360 gradi alle regole della democrazia, che "non devono mai essere violate", una puntualizzazione forte del ruolo di "arbitro" ma anche di "meccanico" che interviene "quando il sistema si blocca" e per "ricordare a tutti gli organi dello Stato i loro limiti". (Tiscali Notizie)

Ospite all’evento ’25 anni di Osservatorio permanente giovani-editori’, il Capo dello Stato ha invitato i ragazzi a informarsi per evitare manipolazioni. Con il monito che la tecnologia non metta in discussione la democrazia (Primaonline)

"Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune, ma erano state votate dal Parlamento e io ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità. (Sky Tg24 )