Mattarella "L'informazione non è un prodotto ma un bene essenziale"

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Il Sole 24 ORE INTERNO

Mattarella "L'informazione non è un prodotto ma un bene essenziale" 15 novembre 2024 ROMA (ITALPRESS) - "L’informazione non è un prodotto, ma un bene essenziale. Saper distinguere il vero dal falso è indispensabile, così come scongiurare il rischio che, per i nativi digitali, l’informazione coincida con flussi ininterrotti di notizie senza analisi critica della consistenza di ciascuna”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’evento per i 25 anni dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri giornali

Lo ha affermato Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio permanente giovani-editori, in occasione dell'evento organizzato per i 25 anni di attività, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (Civonline)

"Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune, ma erano state votate dal Parlamento e io ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità. (il Giornale)

"Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune, ma erano state votate dal Parlamento e io ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità. (Sky Tg24 )

Mattarella ammette: "Ho promulgato leggi che ritenevo sbagliate, ma era mio dovere"

"C'è una percentuale non irrisoria di persone che pensa che la terra sia piatta o c'è un grande allarme tra i medici e nel mondo della sanità, per il ritorno di alcune malattie che sembravano debellate. (Gazzetta di Parma)

Mattarella: Con la tecnologia è quasi come un salto della specie, ma non bisogna farsi manipolare 15 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

In questo momento storico, in Italia, l'ignoranza verso il nostro sistema istituzionale viene palesata da chi non conosce la materia in diversi modi: c'è chi parla di "governi non eletti", riferendosi a quelli nati negli scorsi anni in Parlamento, chi addirittura blatera di "giudici non eletti", ignorando le basi della divisione dei poteri e chi sostiene che il presidente della Repubblica non dovrebbe firmare alcune leggi emanate dal governo se non le condivide. (Today.it)