Affari e politica, ora è necessario fare chiarezza sulla «zona grigia» che in Trentino pensavamo non esistesse - Cronaca
Articolo Precedente
Articolo Successivo
TRENTO. Associazione per delinquere, turbativa d'asta, finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze illecite, truffa, corruzione, induzione indebita, rivelazione di segreti d'ufficio, omissione di atti d'ufficio. Vengono quasi i brividi a leggere, uno dietro l'altro, i principali reati contestati ad imprenditori e politici trentini ed altoatesini nella maxi inchiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Trento, e che rischia di diventare una nuova pagina di storia degli intrecci tra affari e politica, tra controllati e controllori, tra professionisti e funzionari pubblici che si sperava fossero un modus operandi del passato e non certo del presente, e non certo in Trentino (l'Adige)
Su altri media
Impreca, impossibile trascrivere qui quelle parole. L’ex sindaco di Riva del Garda Adalberto Mosaner apprende dal cronista della notizia della misura cautelare nei confronti dell’attuale sindaca Cristina Santi. (Il T Quotidiano)
Le accuse sono gravi — andranno dimostrate, questo va sottolineato per ossequio nei confronti del principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva — e alcuni degli indagati, e tra questi la sindaca di Riva del Garda Cristina Santi e l’ex senatore Vittorio Fravezzi, dovranno rispondere di reati gravi, come il 416 bis che si riferisce all’associazione a delinquere con l’aggravante dello stampo mafioso. (Il T Quotidiano)
"Se tutto sarà confermato sarà la pagina più buia della storia di Riva dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi. Felice? Non posso esserlo" Parla l'ex sindaco Adalberto Mosaner (il Dolomiti)
L’indagine riguarda presunti reati legati alla pubblica amministrazione e alla speculazione edilizia, con 9 persone arrestate e altre 68 indagate tra imprenditori, politici, amministratori e funzionari pubblici, accusati - a vario titolo - di far parte di un gruppo che avrebbe influenzato la pubblica amministrazione per favorire progetti immobiliari in cambio di finanziamenti elettorali e agevolazioni burocratiche. (Corriere del Trentino)
A finire al centro delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura della Repubblica di Trento, i carabinieri e la guardia di finanza, ci sono diverse figure pubbliche e molto conosciute di varie aree politiche. (il Dolomiti)
RIVA DEL GARDA. La sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, attraverso i propri avvocati Nicola Zilio e Ilaria Torboli, “respinge ogni accusa” e sta "già raccogliendo documenti a chiarimento dei fatti". (il Dolomiti)