Affari e politica, ora è necessario fare chiarezza sulla «zona grigia» che in Trentino pensavamo non esistesse - Cronaca
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TRENTO. Associazione per delinquere, turbativa d'asta, finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze illecite, truffa, corruzione, induzione indebita, rivelazione di segreti d'ufficio, omissione di atti d'ufficio. Vengono quasi i brividi a leggere, uno dietro l'altro, i principali reati contestati ad imprenditori e politici trentini ed altoatesini nella maxi inchiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Trento, e che rischia di diventare una nuova pagina di storia degli intrecci tra affari e politica, tra controllati e controllori, tra professionisti e funzionari pubblici che si sperava fossero un modus operandi del passato e non certo del presente, e non certo in Trentino (l'Adige)
Su altri media
Le prime dichiarazioni della sindaca Cristina Santi che, attraverso i propri avvocati, “Nega alcun tipo di conoscenza o contatto con la quasi totalità degli altri soggetti coinvolti in questa vicenda” Inchiesta Benko, la sindaca di Riva respinge ogni accusa e non si dimette: "Chiarirò tutto" (il Dolomiti)
A finire al centro delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura della Repubblica di Trento, i carabinieri e la guardia di finanza, ci sono diverse figure pubbliche e molto conosciute di varie aree politiche. (il Dolomiti)
Alto Garda: arrestata la sindaca di Riva del Garda, perquisizioni anche a Brescia. Sono scattate le manette nei confronti di nove persone, tra queste un sindaco, imprenditori di rilievo e professionisti: questo è il risultato dell'operazione congiunta di Carabinieri e Guardia di finanza, un vero e proprio terremoto per l'Alto Garda e che ha visto lo svolgersi di perquisizioni anche a Brescia. (Prima Brescia)
Impreca, impossibile trascrivere qui quelle parole. Poi dice che deve capire meglio, e richiama nel pomeriggio, quando si scusa e racconta: «Sono sette anni che sono sotto processo per una richiesta di danni da Signoretti, per 11 milioni di euro per aver secondo lui danneggiato la sua attività di imprenditore sulla fascia lago». (Il T Quotidiano)
Tra le nove persone per le quali la direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo della procura di Trento ha chiesto gli arresti domiciliari, ci sono Heinz Peter Hager e Paolo Signoretti, presidente e amministratore delegato di Supernova, la società immobiliare specializzata nella rigenerazione urbana di cui sono soci fondatori. (IL GIORNO)
– Poco meno di un anno fa, il magnate austriaco René Benko fondatore del gruppo Signa, era finito sulla stampa internazionale per via di un mega crac di 27 miliardi di euro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)