Battiston: «L'ispettore Stucky sbarca in tv: è antisocial e parla poco proprio come me»

Battiston: «L'ispettore Stucky sbarca in tv: è antisocial e parla poco proprio come me»
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Non sopporta la vista dei cadaveri, non ha il telefono, «non ama perdersi in chiacchiere inutili, parla poco e odia i social come me», dice Giuseppe Battiston che gli presta il volto, annota tutto su foglietti volanti che riordina mentre è all'osteria del suo amico Secondo (Diego Ribon). Un nuovo ispettore di polizia sbarca in tv: è Giuseppe Stucky, in forza alla questura di Treviso, di origine persiana, empatico, solitario e pieno di manie, protagonista della nuova serie - liberamente ispirata ai romanzi di Fulvio Ervas - in onda su Rai2 da domani per un totale di sei prime serate (in anteprima su Raiplay). (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

È lo ‘Stucky’ di Giuseppe Battiston, un ispettore antieroe che si fa presto ad amare, protagonista della omonima serie tratta (liberamente) dai romanzi di Fulvio Ervas, diretta da Valerio Attanasio, che vedremo in onda da mercoledì 30 ottobre su Rai2 alle 21.20 e su RaiPlay (Adnkronos)

Lo adora dai tempi di “Finché c’è prosecco c’è speranza”, diretto da Antonio Padovan, prima apparizione sul grande schermo del poliziotto flemmatico di origini persiane in forza alla Questura di Treviso di cui ha vestito in quell’occasione per la prima volta i panni. (Il Messaggero Veneto)

Un nuovo ispettore di polizia sbarca in tv: è Giuseppe Stucky, in forza alla questura di Treviso, protagonista della nuova serie ispirata ai romanzi di Fulvio Ervas. (Oggi Treviso)

Stucky, c'è un nuovo ispettore in tv: Giuseppe Battiston nella serie Rai ispirata ai gialli di Fulvio Ervas

«È più misterioso Stucky o i misteri che si trova ad affrontare? Stucky, uomo silente e tenace, cerca, pensa, indaga tra le miserie e le ricchezze di un luogo che non è nord, non è sud, non è Italia, è mondo: quello delle debolezze umane». (Corriere della Sera)

È una persona che adora passeggiare per le strade deserte di Treviso di notte e pensare ai suoi casi, ai suoi assassini, ai suoi foglietti». «Non è un uomo d’azione, non insegue nessuno, non porta armi, non mena, non le prende. (leggo.it)

Iconograficamente rilevante, con tanto di sigaro e trench, come i migliori detective che si rispettino. Definito "distratto", "sornione", "curioso". (Movieplayer)