“Ci ha detto grazie con gli occhi”. Ottavia Piana e l’infermiera umbra che l’ha salvata: “Era stremata”
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“Sono partita ieri mattina e sono entrata in grotta nel tardo pomeriggio. Ho partecipato all’ultimo percorso del meandro finale, dove la grotta si restringeva notevolmente e ci si poteva muovere solo in fila indiana. È stato faticoso, ma la gioia di aver contributo a salvare la vita di una ragazza ripaga ogni sforzo. Ottavia era troppo debole per ringraziarci a volte. Ma l’ha fatto tante volte con gli occhi”. (LA NAZIONE)
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Ai soccorsi hanno partecipato anche operatori del 118, dei vigili del fuoco, carabinieri e protezione civile locale. Sono 159 i tecnici del Soccorso Alpino e speleologico che hanno lavorato senza sosta per salvare la vita a Ottavia Piana, la speleologa del Cai (Club Alpino Italiano) rimasta intrappolata dopo una caduta nei cunicoli dell'Abisso Bueno Fonteno, nel Bergamasco. (Today.it)
Ottavia Piana, la speleologa rimasta bloccata in una grotta nel bergamasco, è stata tratta in salvo. Le operazioni di soccorso e recupero, iniziate alla mezzanotte del 15 dicembre, si sono concluse in anticipo rispetto ai tempi previsti, grazie all’impegno di 159 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, provenienti da 13 regioni italiane. (ChietiToday)
Dopo 83 ore la speleologa 32enne è stata estratta dalla grotta Abisso Bueno Fonteno, nella Bergamasca, dove era intrappolata dalle 16 di sabato 14 dicembre. Dopo l'intervento dei soccorritori, la donna è stata trasferita immediatamente in elicottero presso l’ospedale di Bergamo (Sky Tg24 )
Dopo l’incredibile notte, durante la quale i soccorritori hanno compiuto gli ultimi difficili metri per portare Ottavia Piana fuori dall’Abisso Bueno Fonteno, nella mattinata di mercoledì 18 dicembre è stata indetta una conferenza stampa per fare il punto sui soccorsi e sulle condizioni di salute della speleologa 32enne. (L'Eco di Bergamo)
Sono servite 75 ore e il lavoro instancabile di 159 tecnici, ma alla fine Ottavia Piana è stata salvata. L'operazione si è conclusa alle 2.59 di martedì notte, con l'annuncio di Alberto Gabutti, della direzione nazionale del soccorso alpino e speleologico: "Ottavia è in salvo, finalmente!". (la Repubblica)
Esplorazioni come quelle che hanno visto protagonista Ottavia Piana, la speleologa salvata dopo essere rimasta bloccata nella grotta Abisso Bueno Fonteno nel bergamasco, "hanno un fine scientifico" e quanto ai costi per il recupero, ricerca e soccorso all'interno della grotta "non paga assolutamente il cittadino perché tutti gli speleologi sono assicurati". (Adnkronos)