Tangentopoli a Venezia, parla il grande accusatore: “Ecco la verità sugli affari di Brugnaro”

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la Repubblica INTERNO

“Sono sollevato, e spero che si faccia chiarezza. Credo che siamo solo all’inizio”. È partito tutto con lui. Claudio Vanin, imprenditore di Villorba (Treviso), è il grande accusatore dell’inchiesta di Venezia che ha portato all’arresto per corruzione dell’assessore alla Mobilità Renato Boraso e che vede indagato il sindaco Luigi Brugnaro, oltre ai due suoi principali collaboratori (il … (la Repubblica)

Su altri media

Lo ha reso noto all'ANSA il suo avvocato difensore, Umberto Pauro, dopo l'incontro con il politico nel carcere di Padova. Renato Boraso ha rassegnato le proprie dimissioni da assessore alla Mobilità del Comune di Venezia: lascia anche Ca' Farsetti, non essendo consigliere comunale. (ilmessaggero.it)

«È giusto che vengano fuori queste cose», rivendica con orgoglio il proprio ruolo il 57enne, conversando con Il Gazzettino, che nel corso degli anni ha dato conto delle vicende processuali che l’hanno visto coinvolto, un elenco a quanto pare destinato ad allungarsi ancora: a carico dell’imprenditore è appena stato chiesto il giudizio penale per estorsione, a corollario di una causa civile per concorrenza sleale legata a palazzo Donà, uno dei tre beni (con l’immobile Papadopoli e l’area dei Pili) al centro dello scandalo di queste ore. (ilmessaggero.it)

Sì va ben dai, ho capito. Finito, anch’esso, nel mirino della Procura di Ve… (La Nuova Venezia)

Venezia, una città tra corruzione e prepotenza

“Bisogna fare una causa di 10 milioni di euro di danni al Comune, che ci ha preso per il c... (il Resto del Carlino)

Renato Boraso non è più assessore alla Mobilità del Comune di Venezia. Il politico ha ufficializzato la decisione tramite il suo legale, si trova infatti in carcere perché coinvolto in un'indagine della guardia di finanza per corruzione, riciclaggio e falsa fatturazione per operazioni inesistenti in concorso, creazione di rapporti con privati per la gestione degli appalti in modo non corretto. (Today.it)

Se poi i principali dirigenti della macchina amministrativa, e perfino vari membri del consiglio comunale, vengono dai collaboratori e dai dipendenti delle aziende del sindaco, si può avere più che l’impressione che Ca’ Loredan Farsetti – il municipio di Venezia! – sia stata trasformata in una succursale. (il manifesto)