Nomine Ue, il negoziato sul bis di von der Leyen. Alt all'Ecr di Meloni da Scholz e Tusk

Nomine Ue, il negoziato sul bis di von der Leyen. Alt all'Ecr di Meloni da Scholz e Tusk
Corriere della Sera INTERNO

«Per il momento non c’è un accordo ma sono stati compiuti passi nella giusta direzione». È passata da poco la mezzanotte quando il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, fa un rapido punto stampa per comunicare l’esito della cena informale tra i leader Ue che si era conclusa poco prima: «È nostro compito prendere una decisione sulle nomine entro fine giugno». Michel si riferisce al Consiglio europeo della «prossima settimana», in programma il 27 e 28 giugno. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Il problema, per ora, sta nel precetto successivo, quello secondo cui «la rilevanza dell’incarico è dir… Il primo principio del Codice non scritto che governa le nomine europee afferma che «ogni grande Stato dell’Unione ha diritto di ottenere portafogli e cariche adeguati nelle istituzioni comuni». (Il Mattino di Padova)

Già, perché sul celebre sito di informazione dal timbro progressista ecco far capolino un commento firmato da Sophia Russack, ricercatrice al think-tank Center for European Policy Studies, la quale si spende in una duplice considerazione, una tecnica e numerica e l'altra di matrice puramente politica. (Liberoquotidiano.it)

«Ho trovato surreale che quando ci siamo incontrati nel primo Consiglio successivo alle elezioni alcuni siano arrivati coi nomi senza neanche tentare prima una riflessione su quale fosse l’indicazione dei cittadini e quale dovesse essere il cambio di passo sulle priorità. (Open)

L'avvertimento di Meloni ai leader europei: “Accordo in Consiglio o arrivano sorprese”

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulle trattative per gli incarichi apicali europei dopo il primo consiglio europeo informale: “Si è tentato di correre perché i protagonisti si rendono conto che è un accordo fragile. (StrettoWeb)

Così Giorgia Meloni a Milano, intervistata dal direttore Alessandro Sallusti per i 50 anni de Il Giornale. Gli italiani devono scegliere da che parte stare. (Secolo d'Italia)

Non sono passate neanche quarantotto ore dalla serataccia di lunedì a Bruxelles, quella in cui la premier italiana è stata esclusa platealmente dal tavolo in cui Emmanuel Macron, … MILANO. (La Stampa)