L'inferno di Evin, dove sono passati dalla Nobel Shirin Ebadi al regista Jafar Panahi
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Lo chiamano “l’università”, gli iraniani. Perché là dentro, nel famigerato carcere di Evin, hanno visto rinchiudere negli anni una buona fetta dell’intellighenzia del Paese, studenti, insegnati, artisti, registi come Jafar Panahi e Mohammad Rasoulof, oppositori interni e anche cittadini stranieri accusati di spionaggio per conto degli Stati Uniti o d’Israele. Secondo Human Rights Watch contiene a… (La Stampa)
La notizia riportata su altre testate
Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi che aggiunge: “È necessario che il governo e le istituzioni, nazionali e internazionali, collaborino affinché questa vicenda si risolva positivamente quanto prima”. (Civonline)
“Della prigione ho un ricordo molto brutto, non c’è niente di bello lì dentro. Non faccio altro che pensare a lei. (Repubblica Roma)
Ma chi è Cecilia Sala? Per quali giornali e Tv ha lavorato? Nata nel 1995 a Roma, ha lavorato sia in redazioni che come giornalista freelance, occupandosi soprattutto di esteri. Secondo le informazioni che ha reso note la Farnesina, Sala è stata fermata dalla polizia iraniana lo scorso 19 dicembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Non ha potuto dire altro. Da quel momento è cominciata l'attività delle autorità italiane, in cui riponiamo tutta la nostra fiducia e con cui siamo in costante contatto, per capire cosa sia successo e per riportarla a casa. (Corriere del Ticino)
Le reazioni politiche italiane all'arresto della giornalista Cecilia Sala, detenuta in isolamento nel carcere iraniano di Evin, convergono su una linea di prudenza e sostegno al lavoro della Farnesina. (la Repubblica)
Con una nota la Farnesina ha fatto sapere che la reporter era in Iran per svolgere servizi giornalistici ed è stata fermata il 19 dicembre scorso dalle autorità di polizia di Teheran. La giornalista italiana Cecilia Sala è stata arrestata in Iran. (Fanpage.it)
