Il corridoio di Netzarim: la "linea della morte" nella Striscia di Gaza
Articolo Precedente
Articolo Successivo
“Di 200 corpi ammassati, solo dieci sono stati identificati come membri di Hamas”. Inizia così il lungo articolo di Yaniv Kubovich su Haaretz, che spiega bene cosa accade in quell’inferno che è la Striscia di Gaza. Di tutta l’enclave palestinese, c’è un posto in particolare da cui è impossibile uscire vivi. Si tratta del corridoio di Netzarim, che divide in due Striscia, separando di fatto il Nord dal Sud. (Inside Over)
Su altri giornali
Gli Stati Uniti hanno annunciato di non essere d'accordo con l'accusa di Human Rights Watch, secondo cui Israele sta compiendo "atti di genocidio" nella Striscia di Gaza danneggiando le infrastrutture idriche. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Questo è quanto ribadito da Amnesty International nel corso della presentazione alla Camera dei deputati del rapporto che documenta come durante l’offensiva militare, lanciata dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023, Tel Aviv abbia “scatenato inferno e distruzione contro la popolazione” civile, in modo continuativo e nella totale impunità. (Il Fatto Quotidiano)
Le accuse delle ONG arrivano poco più di due settimane dopo la denuncia di genocidio da parte di Amnesty International che, in un rapporto, aveva accusato lo Stato di Israele di agire “sfacciatamente, continuamente e con totale impunità”. (Ultima Voce)
I soldati israeliani la chiamano «kill zone» o «line of the dead bodies» e si estende fin dove l’occhio del cecchino può arrivare. Non ha confini precisi, la zona dei corpi morti ha frontiere immaginarie. (il manifesto)
Ginevra (Svizzera), 19 dic. (il Dolomiti)
Anche Human Rights Watch (HRW), una delle più note ong internazionali, ha accusato Israele di avere compiuto «atti di genocidio» e crimini contro l’umanità ai danni della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza (L'INDIPENDENTE)