Sinwar, il macellaio di Gaza mente dell’attacco del 7 ottobre

Sinwar, il macellaio di Gaza mente dell’attacco del 7 ottobre
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Tiscali Notizie ESTERI

"Voi europei non capite l'Islam, quindi non potete comprendere un uomo come Yahya Sinwar", spiegò un analista israeliano preferendo restare anonimo, "ma questa volta neppure a noi è stato chiaro che cosa avesse in testa veramente". Di lui l'esercito ricorda una frase: "Abbatteremo il confine con Israele e strapperemo il cuore dai loro corpi". Alla fine l'hanno fatto davvero, ma resta comunque un enigma la decisione di entrare in azione proprio quel 7 ottobre. (Tiscali Notizie)

Su altri media

La notizia girava da qualche ora sui social e sembrava surreale se non impossibile: uno dei tre terroristi uccisi durante un recente attacco a Tal Al Sultana Rafah potrebbe essere Yahya Sinwar, il leader dell’organizzazione terroristica Hamas. (Nicola Porro)

Tra loro, confermano le forze di sicurezza, anche il leader del movimento palestinese Hamas Yahya Sinwar.“Durante le operazioni delle IDF nella Striscia di Gaza, sono stati eliminati tre terroristi. – Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno dichiarato giovedì di aver eliminato tre terroristi. (Agenzia askanews)

Per mesi si sono rincorse voci sul suo nascondiglio: in un bunker sotto l'ospedale di al-Shifa, a Gaza City, secondo molti. Di lui l'esercito ricorda una frase: «Abbatteremo il confine con Israele e strapperemo il cuore dai loro corpi». (ilgazzettino.it)

Israele: «Uno dei terroristi uccisi oggi a Gaza potrebbe essere Yahya Sinwar»

Per mesi si sono rincorse voci sul suo nascondiglio: in un bunker sotto l'ospedale di al-Shifa, a Gaza City, secondo molti. Era da anni l'obiettivo numero uno dell'esercito israeliano. (ilmessaggero.it)

(Adnkronos) – “Mai come in questo momento, mi pare opportuno che un romanzo popolare ricordi al più alto numero di lettori possibile ciò che i nostri padri e nonni, madri e nonne, impararono a loro spese: la democrazia non è data una volta e per tutte, la democrazia è sempre lotta per la democrazia”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Le spedizioni commerciali, ovvero merci acquistate dai commercianti locali, trasportate su camion dopo l'approvazione diretta di Cogat e poi vendute nei mercati di Gaza, hanno rappresentato circa il 55% del totale durante quel periodo. (Corriere del Ticino)