Le grandi città perdono terreno: effetto disuguaglianze sulla Qualità della vita
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Se c’è un fil rouge, inequivocabile, che lega i risultati dell’ edizione 2024 della Qualità della vita è la scivolata, più o meno marcata, delle grandi città. Mete turistiche oppure centri economici e politici, le aree metropolitane perdono posizioni sotto il peso della frenata del Pil pro capite - che corre molto di più al Sud, rispetto ai grandi poli produttivi del Nord - e del crescente costo della vita. (Il Sole 24 ORE)
Su altri media
La qualità della vita a Bergamo primeggia nell'indagine del Sole 24 Ore AGI - Bergamo si posiziona al primo posto nell'indagine del Sole 24 Ore che analizza il benessere nei diversi territori. (Nordest24.it)
Ultimo posto per Reggio Calabria, maglia nera di una classifica dove le ultime 25 posizioni sono tutte occupate da province del Mezzogiorno (Tempo Stretto)
Benevento, pur non primeggiando più in Campania, continua a mantenere un posizionamento migliore rispetto a molte altre realtà regionali: Salerno scivola al 94° posto (-2 posizioni), Caserta perde terreno, fermandosi alla 101ª posizione (-3). (NTR24)
L’avvicendamento in cima alla classifica di settore è rilevante, visto che - rispetto all’indagine 2023 - solo Ascoli Piceno, Lodi e Pordenone si confermano tra le prime 10. Ma si tratta sempre di aree medio-piccole dal punto di vista della popolazione, che possono vivere in situazioni relativamente tranquille. (Il Sole 24 ORE)
I dati della Qualità della vita diventano una bussola per studiare il presente e orientarsi verso il futuro, soprattutto attraverso la loro analisi nel tempo. Le disuguaglianze reddituali, in particolare nelle grandi città metropolitane, stanno polarizzando il confronto sociale (si veda l’articolo a pagina 20). (Il Sole 24 ORE)
Bergamo è prima nella classifica pubblicata dal Sole 24 ore dedicata alla qualità della vita. Seguono Trento e Bolzano. Nella top 10 trionfa il Nord-Est mentre le grandi città, al netto di Bologna (9ª), scendono di diverse posizioni. (Libertà)