Addio a Quincy Jones, leggendario produttore. Aveva 91 anni e lavorò con Michael Jackson e Sinatra
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Quincy Jones si è spento all'età di 91 anni. Musicista, compositore, arrangiatore, direttore musicale e attore, ha prodotto dischi iconici come “Thriller” di Michael Jackson, l'album più venduto della storia, ma anche “Bad” e “Off The Wall”. Ha lavorato con artisti come Frank Sinatra, Aretha Franklin e Donna Summer e, in settant'anni di carriera, ha vinto 28 Grammy, tra cui un Grammy Legend Award, ed è stato candidato ai premi 80 volte. (RaiNews)
Ne parlano anche altri giornali
Anche Umbria jazz dà l'addio a Quincy Jones, "una leggenda della musica", protagonista della rassegna umbra nel 2018, in occasione delle celebrazioni del suo 85/o compleanno. Da allora il genio di Chicago non si è più fermato" ricorda Umbria jazz sul suo sito. (Corriere Delle Alpi)
Quincy Jones, che ha esercitato una grande influenza sulla musica americana lavorando con artisti che vanno da Count Basie a Frank Sinatra e che ha poi rimodellato la musica pop collaborando con Michael Jackson, è morto domenica all’età di 91 anni, come ha dichiarato il suo addetto stampa. (RSI.ch Informazione)
"Al punto che quando dopo l'ho incontrato, più volte, a Hollywood, mi ripeteva sempre 'Oh Ischia, I love Ischia", racconta oggi Pascal Vicedomini, patron del Global Film & Music Festival. Anche l'isola ricorda con trasporto il leggendario produttore discografico scomparso all'età di 91 … (La Repubblica)
Quincy Jones ha prodotto Thriller di Michael Jackson, il disco più venduto della storia. Anche Perugia piange per la scomparsa della stessa Quincy Jones, leggenda del jazz che proprio nel capoluogo umbro ha festeggiato, nel 2018, il suo 85esimo compleanno ad Umbria Jazz. (RaiNews)
Jones “è morto serenamente nella sua casa di Bel Air, circondato dai suoi figli, dai suoi fratelli e dai suoi familiari più stretti”, ha detto il suo agente alla Cnn. Quincy Jones, uno dei produttori e compositori musicali di maggior successo del Novecento, è morto all’età di 91 anni. (Il Sole 24 ORE)
E anche: «Sia la canzone che il video musicale non sembrano invecchiati di un secondo». I commenti a questi video mettevano d’accordo tutti, che si trattasse di Boomer, Millennial o Gen Z: «è incredibile», notavano tutti, «quanto questa canzone del 1982 suoni ancora oggi freschissima, irresistibile, perfetta». (Rivista Studio)