Streaming illegale in Italia e all’estero Blitz contro la cupola del “pezzotto”

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ilmessaggero.it INTERNO

La più vasta operazione contro la pirateria audiovisiva mai condotta in ambito italiano e internazionale ha portato al sequestro di oltre 2.500 canali illegali e server dai quali partiva la maggior parte dei segnali illeciti in Europa. Un giro illegale d’affari che frutta ogni anno 3 miliardi di euro e provoca oltre 10 miliardi di danno economico alle aziende che gestiscono Pay Tv. Circa 22 milioni gli utenti che si sono visti oscurare gli accessi. (ilmessaggero.it)

Su altri media

La corsa ai contenuti illegali online non si ferma ma, nel quadro Europeo, l’Italia va controtendenza e si classifica tra i Paesi dell’Ue più virtuosi. Il dato emerge dal nuovo studio dell’Euipo, (l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) «Online Infringement in the European Union: Films, Music, Publications, Software e TV, 2017-2023» con cui si misura il fenomeno della pirateria online, rilevando il numero di volte in cui gli utenti di internet di età compresa tra 15 e 74 anni accedono ogni mese a contenuti illegali. (Il Sole 24 ORE)

Oltre 270 operatori della polizia postale hanno effettuato 89 perquisizioni in 15 regioni italiane e, con la collaborazione delle forze di polizia straniere, 14 perquisizioni nel Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania e Croazia, nei confronti di 102 persone. (Il Fatto Quotidiano)

La polizia, coordinata dalla Procura di Catania, ha eseguito l'operazione Takendown, la più vasta contro la pirateria audiovisiva condotta in Italia e in sette paesi in Europa smantellando la più diffusa organizzazione criminale transnazionale che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti. (La Gazzetta dello Sport)

Sorpresa: Italia ultima in Ue per pirateria

Oltre 100 indagati, perquisizioni in 15 regioni italiane e in altri Paesi europei, 11 arresti, oltre 2.500 canali illegali cancellati per un sistema che gestiva circa 22 milioni di abbonati. (Today.it)

Secondo i retroscena, Dazn si vorrebbe costituire parte civile per scoprire e punire chi ha guardato contenuti su piattaforme di streaming illegale. (Fanpage.it)

L’Italia è il Paese europeo con il minor numero di accessi a contenuti illegali online, davanti a Germania e Romania. Il nuovo studio dell’Euipo (l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) conferma che la pirateria online nell’Unione Europea si attesta a una media di 10,2 accessi mensili per utente. (Avvenire)