Kamala Harris parla dopo la sconfitta: "Non è la fine della lotta". E rivela: "Con Trump impegno per una transizione pacifica"
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“Accetto la sconfitta ma non la fine della lotta per la nostra libertà“. Nonostante la batosta elettorale è una Kamala Harris sorridente quella che ha parlato ai suoi sostenitori. La vicepresidente ha tenuto il suo discorso poco dopo le 16 (le 22 in Italia), alla Howard University di Washington, sua alma mater. “Il risultato di queste elezioni non è quello che volevamo, non è quello per cui abbiamo combattuto, non è quello per cui abbiamo votato. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La Convention nazionale democratica di agosto è stata largamente celebrata come un grande successo, con un fronte unito che si estendeva da Shawn Fain e Bernie Sanders ad Adam Kinzinger e Leon Panetta. (Jacobin Italia)
In italia il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, ricorda che "i nostri Paesi sono uniti da inscindibili vincoli di amicizia e collaborazione, cementati dalla condivisione dei valori democratici e dalla comune adesione a un ordine internazionale fondato sulle regole". (Italia Oggi)
"Il mio cuore oggi è pieno, è pieno di gratitudine per la fiducia che avere riposto in me, pieno di amore per il nostro Paese e pieno di determinazione", ha detto la candidata battuta da Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca. (Corriere TV)
"A nome mio e del governo italiano le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald #Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni "sorelle", legate da un'alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. (Tiscali Notizie)
Trump si avvia a governare con il pieno controllo, per almeno due anni, della Camera dei rappresentanti e del Senato e con una Corte suprema plasmata dalle sue nomine che già gli ha garantito l’immunità, quando agisce nelle sue funzioni ora il presidente è al di sopra della legge. (Vanity Fair Italia)
Nelle dichiarazioni di voto di quelli che chiama «i “billionaire” di Hollywood» Pier Ferdinando Casini dice di aver visto il presagio della sconfitta dei democratici Usa: troppe, evidentemente, le distanze dalle esigenze più sentite dalle masse popolari. (Avvenire)