Idf, 'in 3 minuti 70 razzi dal Libano verso Israele

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Il Messaggero Veneto ESTERI

Circa 70 razzi sono stati lanciati questa mattina verso Israele dal Libano nell'arco di soli tre minuti, innescando le sirene nelle regioni dell'Alta Galilea e della Galilea occidentale. Lo afferma l'esercito israeliano (Idf) in una nota. Alcuni razzi sono stati abbattuti, mentre diversi hanno colpito il suolo, innescando incendi, afferma l'esercito. I servizi antincendio e di soccorso sono già schierati per spegnere le fiamme. (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altri media

“Segui i soldi”. L’ intuizione del Giudice Falcone ha fatto scuola anche in Israele, il quale, oltre ad eliminare fisicamente i terroristi, mira a lasciarli anche al verde. E si sa che il miliziano non pagato è un soldato meno motivato, anche per ragioni di famiglia (da mantenere). (la VOCE del TRENTINO)

Poco prima della dichiarazione dell'Idf, i media ebraici avevano riferito di due persone rimaste leggermente ferite da schegge in un attacco nell'area di Haifa. L'Idf ha riferito che circa 55 razzi sono stati lanciati nell'ultima ora dal Libano verso il nord di Israele, compresa la zona di Haifa dove secondo i media sono rimaste leggermente ferite due persone. (Tiscali Notizie)

I miliziani del partito di Dio giovedì scorso avevano lanciato un nuovo proclama di guerra, “una nuova fase di escalation” contro lo Stato ebraico, nel giorno in cui veniva decretata l’uccisione a Gaza di Yahya Sinwar e per questo suonato ai più come il tentativo di rinfocolare gli animi dei sostenitori, già segnati dalla sostanziale decapitazione dei vertici del movimento sciita con l’uccisione dei suoi leader targata Israele, a cominciare da Hassan Nasrallah. (Il Sole 24 ORE)

Il dolore di Israele. Funerali per i 4 giovani eroi uccisi dai droni di Hezbollah. Un altro attacco terroristico: un morto e diversi feriti

C’è da fidarsi dell’Hezbollah mezzo morto, tramortito dai pager (cercapersone) e dai walkie-talkie esplosivi, nonché dal tramonto, tra le macerie dei bunker in cui si rifugiavano, dei suoi massimi vertici e dei militanti più impegnati nella catena di comando? Se prendiamo una delle sue roccaforti, come il porto di Saida, allora i passati splendori sembrano proprio tramontati, così come farebbe un regno senescente abbandonato dai suoi abitanti. (opinione.it)

La strada a doppia corsia per Nabatieh, nel Sud del Libano, è deserta. Sembra che non ci sia anima viva. (il Giornale)

Di Anna Coen (Mosaico-cem.it)