"Questione che spetta al Parlamento": Crosetto blocca le indiscrezioni sui 40.000 soldati in più
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Il Ministero della Difesa italiano si trova al centro di un dibattito sulla possibile revisione degli organici delle Forze Armate, in seguito alla diffusione di notizie relative a uno studio che ipotizzerebbe l’incremento di circa 40.000 unità. La questione ha rapidamente acceso il confronto politico, portando il Ministro Guido Crosetto a intervenire personalmente per fare chiarezza sulla reale posizione del governo. (infodifesa.it)
La notizia riportata su altri media
È ovvio che gli Stati Maggiori siano chiamati dal Ministro Crosetto ad assisterlo nell’elaborazione di futuri probabili scenari La complessità della situazione attuale richiede un continuo confronto tra le istituzioni militari e politiche , ma, come ha ribadito il Ministro, non si tratta di un piano già elaborato e in attuazione, considerato che ogni intervento dovrà essere approvato dal Parlamento (Congedati Folgore)
In una risoluzione approvata mercoledì mattina con 442 voti a favore, 98 contrari e 126 astenuti, gli eurodeputati criticano fermamente la politica dell'amministrazione Usa "di rappacificarsi con la Russia" e chiedono di "aumentare in modo significativo il sostegno militare a Kiev". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nel conto non rientrano gli effettivi di Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Costiera. Ecco i nuovi ingressi distribuiti tra le diverse forze armate: 3.700 unità per l’Esercito, 3.250 per la Marina Militare e 3.050 per l’Aeronautica Militare. (Key4biz.it)

Faremo una proposta al Parlamento che tenga conto della possibilità di difendere il Paese da qualunque evenienza, anche nel caso di un disimpegno parziale degli americani dalla Nato in Europa". "C'è una carenza di alcune forze armate perché noi abbiamo rifatto il modello quando si pensava che la guerra non sarebbe mai più tornata in Europa. (La Provincia di Cremona e Crema)
L'Europa si prepara ad aumentare le sue capacità militari, con la preparazione di una proposta legislativa concreta per il piano ReArm Europe, anche in vista di un'eventuale missione di peacekeeping in Ucraina, ma soprattutto perché il livello attuale di investimento sulla difesa sarebbe "insufficiente", come ha ricordato ieri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. (Fanpage.it)
di FRANCESCO BEI ROMA La Repubblica (ed. Nazionale) 10/03/25 (Congedati Folgore)