Il gas apre in forte calo a 45 euro sul mercato Ttf di Amsterdam
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Apre in forte calo il gas naturale sulla piazza Ttf di Amsterdam. I contratti future sul mese di dicembre cedono il 3,2% a 45,01 euro al MWh. Non si sono interrotti infatti i flussi di gas dalla Russia verso l'Austria a dispetto dei timori della scorsa settimana su possibili ritorsioni di Gazprom dopo l'arbitrato perso con l'austriaca Omv. . (Tuttosport)
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Prezzo del gas in ribasso sul mercato di Amsterdam, di riferimento per l'Europa: il future sul metano con consegna a dicembre ha chiuso in calo del 2,6% a 45,6 euro al Megawattora. (Tuttosport)
Nonostante le temperature invernali stiano diventando sempre più rigide, i contratti future sul mese di dicembre hanno ceduto il 3,2% a 45,01 euro al MWh. Forte calo del prezzo del gas oggi sulla piazza Ttf di Amsterdam (La Stampa)
Il prezzo del gas risale e si porta sopra i 47 euro al megawattora con il mercato che monitora gli sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina con Kiev che ha effettuato il suo primo attacco missilistico a lungo raggio e la minaccia del Cremlino di una risposta nucleare. (Ottopagine)
Ad Amsterdam, piazza di riferimento per l’Europa, si vende in questo momento poco sopra i 47 euro, il livello più alto da circa un anno. A spingere le quotazioni sono oggi gli sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina con Kiev che ha effettuato il suo primo attacco missilistico a lungo raggio e la minaccia del Cremlino di una risposta nucleare, qualora dovessero concretizzarsi determinate condizioni. (Il Fatto Quotidiano)
Che succede ora che la Russia ha chiuso il gas all’Austria? Forse c’è qualcuno che ha nostalgia del 2022, quando i prezzi del gas esplodevano (ehm) ad ogni minimo stormir di fronda. Così, la notizia ampiamente attesa della fine dei flussi di gas dalla Russia verso l’Austria è stata ripresa con grande enfasi dalla grande stampa, la stessa stampa che non ha capito nulla di quanto stava avvenendo nel 2021-2022, la stessa che inneggiava al price cap europeo sul gas (strumento inutile ed anzi dannoso di cui per fortuna non c’è stato bisogno). (Start Magazine)
La decisione arriva il giorno dopo il verdetto di un tribunale arbitrale che ha riconosciuto alla maggiore società austriaca del settore partecipata per un terzo dallo Stato, la Österreichische Mineralölverwaltung (Omv), 230 milioni di euro di risarcimento danni (più interessi e spese) nella controversia avviata per consegne irregolari contro l'azienda che ha sede a San Pietroburgo. (Corriere della Sera)