Il boomerang della fretta ideologica della Lega

Il boomerang della fretta ideologica della Lega
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere della Sera INTERNO

La sensazione è che una delle tre riforme di bandiera della maggioranza avrà tempi molto più lunghi del previsto. Il giudizio espresso ieri dalla Corte costituzionale sull’Autonomia regionale differenziata non è una bocciatura totale. Il ricorso delle quattro regioni di centrosinistra sulla sua incostituzionalità è stato respinto. Ma la Consulta ha messo in fila una serie di rilievi che rimandano al Parlamento il compito di ripensare molto di quanto è stato fatto. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

"La sentenza sulla legge Calderoli smantella la Legge Calderoli e difende l'unità del Paese. (Regione Campania)

– “La Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità di numerosi passaggi della legge sull’autonomia differenziata”. E “la Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde esprime piena soddisfazione perché i giudici costituzionali hanno ritenuto fondate le ragioni illustrate nel ricorso sardo”. (Agenzia askanews)

Tutti cantano vittoria: i contrari all’autonomia perché in effetti hanno visto molte delle loro ragioni riconosciute dalla Consulta; i sostenitori, invece, perché comunque la riforma è almeno in parte sopravvissuta al giudizio costituzionale. (il manifesto)

Autonomia, Todde: Consulta ripristina legalità costituzionale violata

Resta in piedi, ma è una scatola vuota”. Michele Ainis, costituzionalista tra i più noti e professore emerito all’Università Roma Tre, premette che per valutazioni … (Il Fatto Quotidiano)

In particolare i giudici della Consulta sottolineano che la forma di Stato riconosce, insieme al ruolo fondamentale delle Regioni e alla possibilità che esse ottengano forme particolari di autonomia, i principi dell’unità della Repubblica, della solidarietà tra le Regioni, dell’eguaglianza e della garanzia dei diritti dei cittadini, dell’equilibrio di bilancio. (LaC news24)

I giudici n… (la Repubblica)