La Corte Costituzionale boccia (in parte) l'autonomia differenziata

La Corte Costituzionale boccia (in parte) l'autonomia differenziata
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Avvenire INTERNO

Imagoeconomica La Consulta dichiara incostituzionali norme centrali della legge sull’autonomia differenziata. Sui ricorsi di quattro Regioni (Puglia, Toscana, Sardegna e Campania) la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimi specifici profili del testo, pur ritenendo non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge. La decisione della Consulta era attesa il 14 dicembre, ma nelle ultime ore i giudici hanno dato una potente accelerazione al dossier. (Avvenire)

La notizia riportata su altri giornali

In estrema sintesi, i… In almeno 7 punti, però, non banali, i meccanismi sono incostituzionali e quindi il governo deve correggere in corsa la legge. (La Stampa)

Roma, 14 nov. – “La Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità di numerosi passaggi della legge sull’autonomia differenziata”. (Agenzia askanews)

Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, commentando la decisione della Corte Costituzionale. Su singoli profili della legge attenderemo le motivazioni della sentenza, per valutare gli eventuali correttivi da apportare». (LaC news24)

“Il ddl ora è uno zombie E l’abrogazione totale resta ancora possibile”

La Corte costituzionale ritiene non fondata la questione di costituzionalità della legge Calderoli sull'autonomia differenziata, ma accoglie alcune specifiche questioni contenute nei ricorsi delle Regioni tra cui, in particolare, in quello della Puglia (La Gazzetta del Mezzogiorno)

È un “no” che in realtà diventerà un “ni” e forse quasi un “si” all’incostituzionalità della riforma delle autonomie differenziate quello pronunciato ieri dalla Corte costituzionale presieduta da Barbera, quasi un messaggio di addio del presidente che sta per lasciare. (La Stampa)

E il peggio potrebbe arrivare col referendum abrogativo, non del tutto superato dalla decisione della Corte costituzionale (ma di questo si occuperà la Cassazione). Michele Ainis, costituzionalista tra i più noti e professore emerito all’Università Roma Tre, premette che per valutazioni … (Il Fatto Quotidiano)