Consulta boccia l'autonomia differenziata: per i giudici i Lep non vanno determinati con Dpcm
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I giudici della Corte Costituzionale hanno esaminato i ricorsi delle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania sull'autonomia differenziata e hanno dichiarato parzialmente incostituzionale la legge. Incostituzionale la previsione che sia un decreto del presidente del Consiglio a determinare l'aggiornamento dei Lep, e il ricorso alla determinazione dei Lep attraverso il Dpcm. (Fanpage.it)
La notizia riportata su altri media
Il referendum sull’autonomia differenziata si celebrerà dopo la sentenza della Corte costituzionale di ieri che ne ha cassato i due principi fondanti e ne ha «interpretato» altre norme in senso opposto a quello in cui si stava muovendo il governo? Prima ancora del tema della sua ammissibilità (ancora da parte della Consulta che dovrà pronunciarsi a gennaio) la parola passa ora alla Cassazione, che dovrà dire se residuano nella legge Calderoli altri punti su cui possa essere celebrato il referendum. (il manifesto)
È un “no” che in realtà diventerà un “ni” e forse quasi un “si” all’incostituzionalità della riforma delle autonomie differenziate quello pronunciato ieri dalla Corte costituzionale presieduta da Barbera, quasi un messaggio di addio del presidente che sta per lasciare. (La Stampa)
Come Luca Zaia, che vede nell’autonomia la rappresentazione più concreta possibile del vecchio sogno leghista della secessione e che, nel 2017, promosse e stravinse in Veneto un referendum proprio su questo. (il manifesto)
"Qualche mese fa il ministro Salvini si è rivolto a me dicendo che l'autonomia è prevista nella Costituzione e me ne avrebbe regalato una. Dopo lo stop della Consulta alla riforma sull'Autonomia differenziata ritenuta incostituzionale in alcune parti, l'opposizione va all'attacco del governo con i maggiori partiti che parlano di una "riforma smontata" dai giudici costituzionali. (Adnkronos)
Crolla una parte della legge sull’Autonomia differenziata, una parte importante, dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale. All’esecutivo il compito di preparare un decreto legge ordinario che recepisca i rilievi della Consulta per poi farlo passare al vaglio del Parlamento, proprio come richiesto dalla stessa Corte. (Corriere Roma)
La sensazione è che una delle tre riforme di bandiera della maggioranza avrà tempi molto più lunghi del previsto. Il ricorso delle quattro regioni di centrosinistra sulla sua incostituzionalità è stato respinto. (Corriere della Sera)