Al Jolani: «Le elezioni in Siria potrebbero tenersi tra quattro anni»

Al Jolani: «Le elezioni in Siria potrebbero tenersi tra quattro anni»
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Corriere della Sera ESTERI

Il nuovo leader siriano conferma la sua politica del dialogo inclusivo per garantire la rinascita del Paese, ma annuncia anche che ci vorrà tempo per l’instaurazione di un regime democratico. Ahmad al Sharaa, meglio noto col nome di guerra Abu Mohammad al Jolani, in un’intervista alla televisione saudita Al Arabyia si dice pronto a integrare le milizie curde nell’esercito nazionale, spera che l’amministrazione Trump appena s’insedierà cancelli le sanzioni contro la Siria e annuncia l’intenzione di continuare a collaborare con la Russia (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

In Siria la democrazia può aspettare. Nessuna sorpresa, considerato chi ha preso il potere dopo il feroce dittatore Bashar Assad. Ma un po' di imbarazzo, questo sì, in chi anche in Italia, e a sinistra, ha festeggiato l'ascesa di Abu Mohammad al-Jolani, jihadista dipinto come un "moderato". (Liberoquotidiano.it)

Il leader de facto del Paese svela la strategia in un'intervista: «Sciolgo la mia milizia, dialogo coi curdi e con le altre minoranze» (Open)

L’operazione militare israeliana, che ha portato anche all’arresto di oltre 240 persone e al ritrovamento di armi, ha lasciato l’ospedale fuori servizio, aggravando la crisi sanitaria nella regione. L’OMS si è detta "sconcertata" dal raid, denunciando l’impatto devastante sulle infrastrutture mediche e umanitarie già gravemente compromesse a Gaza. (la Repubblica)

Siria, al-Jolani: "Per prime elezioni post-Assad potrebbero volerci anni"

Perché in Sira si tengano le prime elezioni dalla caduta del regime dell'ex presidente Bashar al-Assad potrebbero volerci anni. Lo ha detto il leader dei ribelli al-Jolani. "Le infrastrutture elettorali in Siria in questo momento devono essere ricostruite", ha dichiarato. (La Stampa)

"Le infrastrutture elettorali in Siria in questo momento devono essere ricostruite", ha dichiarato il leader dei ribelli. "La maggior parte dei siriani non ha una registrazione civile, la stesura di una nuova costituzione e gli emendamenti costituzionali richiedono molto tempo da parte degli esperti" (la Repubblica)