Satnam Singh: questa gestione dei flussi migratori alimenta lo sfruttamento

Satnam Singh: questa gestione dei flussi migratori alimenta lo sfruttamento
Per saperne di più:
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Di Alessandro Bechini, responsabile dei programmi in Italia di Oxfam Satnam Singh era un ragazzo di 31 anni. Era arrivato in Italia tre anni fa per cercare fortuna, per avere una possibilità di vita migliore rispetto a quella determinata dalla spietata roulette del luogo di nascita. Era venuto qui con sua moglie. Lavorava in nero in un’azienda agricola a Latina. Raccoglieva gli ortaggi e la frutta. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Pietà per i morti di cui tutti possono conoscere la storia. Sono le due facce dello stesso governo. (Tiscali Notizie)

Anzi. Mentre Satnam Singh detto Navi finiva schiacciato da un macchinario agricolo perdendo un braccio e fratturandosi le gambe, Antonello Lovato dell’azienda agricola Lovato in via del Passo a Borgo Santa Maria in provincia di Latina «non era in preda alla paura». (Open)

Il nuovo teste, che potrebbe avere un ruolo chiave nella vicenda, anche lui indiano e anche lui irregolare, ha raccontato ai carabinieri che "il signor Antonello Lovato non era in preda alla paura. (Il Giornale d'Italia)

Bracciante indiano morto: è omicidio, non incidente sul lavoro

A pochi giorni dal G7 di nel parco giochi per ricchi di Borgo Egnazia, in cui i grandi della Terra si sono riuniti e con l'occasione hanno gustato le ricette dello chef stellato Massimo Bottura (che ha ricoperto di oro le fette di pane "per raccontare che il pane è oro"), si torna a parlare di quello che accade ogni giorno nelle campagne intorno al lussuoso resort e in tante altre campagne italiane. (Today.it)

«Abbiamo avuto un incontro con i rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali del mondo agricolo per ragionare insieme su quelli che sono gli interventi già fatti dal governo e quelli che saranno fatti, ma per prima cosa dire in modo chiaro, netto e senza possibilità di fraintendimenti, che lo scopo di tutti è dichiarare guerra al capolarato», ha dichiarato la ministra del Lavoro, Marina Calderone, in conferenza stampa dopo la riunione con le rappresentanze sindacali e datoriali convocata a seguito della morte del bracciante indiano Satnam Singh, abbandonato dal datore di lavoro davanti casa in fin di vita dopo che un macchinario gli aveva amputato un braccio. (Corriere della Sera)

È sotto gli occhi di tutti che questa sia una storia tragica, meno lo è il fatto che non vada considerato come un “morto sul lavoro” perché, in verità, i suoi “datori di lavoro” non possono altro che essere definiti degli assassini. (Nicola Porro)