Svimez: così il governo frena il Sud e taglia 5,3 miliardi in 3 anni

Svimez: così il governo frena il Sud e taglia 5,3 miliardi in 3 anni
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il manifesto INTERNO

La legge di bilancio taglierà al Mezzogiorno 5,3 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Ciò contribuirà al rallentamento di una crescita che, per effetto dei fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è stata più alta di quella registrata al Nord. L’indicazione della Commissione Europea a tagliare i bonus e il ritorno all’austerità dovuto al patto di stabilità che il governo Meloni ha firmato inizierà a drenare anche queste risorse pubbliche. (il manifesto)

Su altri media

Decisivo per il futuro economico del Mezzogiorno sarà il cambiamento del sistema produttivo, in linea con le indicazioni Ue, dell’automotive. (Milano Finanza)

Tra gli altri fattori, questa scelta è legata secondo lo studio alle basse retribuzioni: dal 2013 le retribuzioni reali lorde per dipendente sono calate di 4 punti percentuali in Italia e del doppio (-8) nel Mezzogiorno, contro una crescita di 6 punti in Germania. (Il Sole 24 ORE)

L’economia del Mezzogiorno è ancora in salute. Una tendenza iniziata dopo il Covid, che nel 2023 ha permesso al Sud di fare meglio del Nord e che questo anno porterà il primo a crescere ancora più del secondo: +0,9% contro +0,7%. (Avvenire)

Al Sud il Pil si sta fermando e la manovra gli taglia 5 miliardi: l’allarme dello Svimez

Non solo spopolamento, ma un progressivo “degiovanimento” che colpirà soprattutto il Mezzogiorno, che perderà 813mila under 15, quasi un terzo di quelli attuali (-32,1%), mentre gli anziani con più di 65 anni aumenteranno di 1,3 milioni (+29%). (Tecnica della Scuola)

La Svimez con il Rapporto 2024 presentato oggi – con le luci e le ombre sull’economia meridionale che conosciamo e non vogliamo sottovalutare – nel capitolo dedicato all’automotive del Mezzogiorno certifica la validità e l’ attualità della strategia individuata e perseguita dalla Regione Basilicata: per il rilancio dell’industria automobilistica e la difesa dell’occupazione e dell’indotto è necessario un piano strategico dell’Unione Europea finalizzato a rilocalizzare la produzione, colmare il gap tecnologico e garantire l’adeguato sviluppo infrastrutturale”. (Sassilive.it)

L’inedita stagione del Sud che cresce più del Centro-Nord sta per finire: nel 2025 si torna alla “normalità”. Anche la fase di crescita dell’occupazione, peraltro, è stata accompagnata da una … (Il Fatto Quotidiano)