Il governo Meloni escluso dalle nomine UE, il rischio di un secondo fronte in Medio Oriente e le altre notizie della giornata

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Radio Popolare INTERNO

Il racconto della giornata di mercoledì 26 giugno 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Meloni esclusa dalle nomine si scaglia contro l’unione europea: un gigante burocratico che non tiene conto del voto dei cittadini, dice la presidente del consiglio. Al vertice di Bruxelles potrebbe astenersi e non votare Ursula von der Leyen, che punta sull’immigrazione per tenere il dialogo aperto con la destra: lettera ai leader alla vigilia del consiglio europeo (Radio Popolare)

Ne parlano anche altri media

ROMA (ITALPRESS) – “Sono certa” che la premier Meloni “vorrà convincere i suoi alleati nazionalisti a smettere di ostacolare gli investimenti comuni che servono all’Italia, perchè chi dice ‘meno Europà si pone contro l’interesse nazionale dell’Italia”. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

È quello che nel gergo politico americano si chiamano le “midnight nominations”, le scelte che una maggioranza fa all’ultimo momento utile prima che entri in carica l’avversario che l’ha sconfitta alle elezioni. (ilmattino.it)

Sul tavolo del summit, a seguito della riunione informale dei leader del 17 giugno, ci sono le nomine per il prossimo ciclo istituzionale della Ue. La premier Giorgia Meloni è attesa nella capitale belga per l'inizio dei lavori del Consiglio europeo - l'arrivo dei leader all'Europa Building con i 'doorstep' è previsto per le 12.30. (Adnkronos)

Ue, Tusk: rispetto per Meloni, nessuna decisione senza Italia

“Oggi si sceglie di aprire uno scenario completamente nuovo e la logica del consenso viene scavalcata da quella dei caminetti, nei quali alcuni pretendono di decidere per tutti. Una sorta di “conventio ad excludendum”' in salsa europea che a nome del governo italiano ho apertamente contestato e che non intendo condividere". (Il Sole 24 ORE)

La tosse, la voce roca, il fedelissimo Mollicone che sollecita i commessi perché portino alla premier un altro bicchiere d’acqua, un altro ancora. Giorgia Meloni, seduta con sguardo cupo nell’Aula della Camera tra i due vice Tajani e Salvini, è l’immagine plastica delle difficoltà che oggi e domani la leader della destra dovrà affrontare al Consiglio europeo di Bruxelles (Corriere Roma)

La decisione spetta a Meloni e agli altri leader durante la riunione del Consiglio europeo". Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk, arrivando al Consiglio europeo di Bruxelles che discuterà i nuovi vertici Ue. (Tiscali Notizie)