Tlc, Carr a capo dell’Agcom Usa. Cambio di passo sulla banda ultralarga?

Tlc, Carr a capo dell’Agcom Usa. Cambio di passo sulla banda ultralarga?
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CorCom ESTERI

Brendan Carr è il nuovo numero uno della Federal Communications Commission: ad annunciarne la nomina in un comunicato stampa è il neo presidente Usa Donald Trump, che definisce Carr come “un guerriero della libertà di espressione”. “Il commissario Carr è un guerriero per la libertà di parola e ha combattuto contro la legge regolatrice che ha soffocato le libertà degli americani e frenato la nostra economia – afferma Trump – Porrà fine all’assalto normativo che ha paralizzato i creatori di posti di lavoro e gli innovatori d’America e farà in modo che la Fcc si impegni per l’America rurale “. (CorCom)

La notizia riportata su altre testate

Avvocato di Washington, 45 anni, laurea a Georgeto… (la Repubblica)

Mentre fin qui sotto accusa era stato soprattutto Elon Musk per aver rimosso i filtri dalla sua piattaforma X (ex Twitter) che si è, così, riempita di messaggi calunniosi, violenti, pornografici, falsità e teorie cospirative di ogni tipo (con conseguente fuga degli inserzionisti pubblicitari), ora con Trump il vento cambia. (Corriere della Sera)

ROMA – Donald Trump ha scelto Brendan Carr come prossimo presidente della Federal Communications Commission (FCC), l’agenzia del governo statunitense che regola le telecomunicazioni. Carr è noto per essere un duro oppositore della moderazione dei contenuti su internet e ha più volte criticato Facebook, Google, Apple e Microsoft per la "censura degli americani" (Dire)

L’amico di Musk in guerra con Big Tech scriverà le regole delle telecomunicazioni

È stato confermato all’unanimità dal Senato tre volte ed è stato nominato sia da Trump che dal presidente Joe Biden alla commissione. Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump nomina il repubblicano Brendan Carr come prossimo presidente della commissione federale per le Comunicazioni (Fcc). (Il Sole 24 ORE)

Carr, un convinto sostenitore di Elon Musk, ha criticato duramente le big tech colpevoli, secondo lui, di censurare la libertà di espressione (Milano Finanza)

Sono due le idee principali che Brendan Carr, la persona scelta da Donald Trump per guidare la Federal Communications Commission, ha ripetuto senza sosta e scritto all’interno della parte dedicata ai media di Project 2025: è necessario regolamentare in modo più stringente i colossi della Silicon Valley e «smantellare il cartello della censura», facendo riferimento ad Apple, Meta, Microsoft e Alphabet e alle loro politiche per combattere la disinformazione, e moderare i contenuti estremi e antiscientifici. (ilmessaggero.it)