Pierpaolo Morciano aveva comprato il kit per la droga della risata al supermercato: “Un incidente”

Pierpaolo Morciano aveva comprato il kit per la droga della risata al supermercato: “Un incidente”
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La Repubblica INTERNO

Mentre in una scuola superiore è in corso un convegno su devianza giovanile, bullismo e droga alla presenza del prefetto di Lecce Natalino Domenico Manno (evento in calendario da settimane), per le vie di Alessano, nel Salento, si piange la morte di un ragazzo. Pierpaolo Morciano aveva festeggiato i 26 anni domenica 17 novembre. In serata, la morte arrivata dopo l’inalazione della droga della ris… (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dalla carenza di ossigeno alla paralisi del sistema nervoso, il protossido di azoto, comunemente noto come gas esilarante per la sensazione di euforia che genera, può dare effetti letali: «Nei casi più gravi può causare ipossia e inibizione della trasmissione degli impulsi nervosi al livello dei centri che controllano la respirazione e il cuore, ma anche la formazione di emboli», dice Cristina Cadoni, tossicologa dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Le indagini dei carabinieri sono in corso. È accaduto ad Alessano, comune del basso Salento, nella serata di domenica 17 novembre. (La Repubblica)

L'autorità giudiziaria disporrà approfondimenti clinici e l’autopsia per chiarire le cause del decesso. (Fanpage.it)

Droga della risata, cos'è, come funziona e quali sono i rischi

Avrebbe inspirato - stando sempre alle iniziali ipotesi d'indagine - il contenuto dei «balloons» così come vengono chiamati i palloncini che che contengono l'ossido di diazoto: l'inalazione spesso porta alla morte. (Corriere della Sera)

La "droga della risata", che ha tragicamente causato la morte di un giovane 26enne in provincia di Lecce, è in realtà il protossido di azoto, noto anche come ossido di diazoto o gas esilarante. Questa sostanza, che sta diventando sempre più popolare tra i giovani come droga ricreativa, sta suscitando crescente preoccupazione in Europa per i suoi potenziali rischi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il caso del 26enne morto a Lecce accende i riflettori sul consumo sempre più diffuso di ossido di azoto. Una sostanza particolarmente in voga tra i giovanissimi per i bassi costi e la facile reperibilirità, ma potenzialmente pericolosissima (Sky Tg24 )