Cara Milano, "io non ce la faccio, non ci sto, voglio scendere"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ho una fissa, mi piace leggere di mattina. Mentre il mondo si scaraventa fuori di casa con giusto un caffè in corpo, io apro la porta in vestaglia, tiro dentro la copia del Corriere della Sera che mi consegnano sullo zerbino e me lo leggo con tutta la calma del mondo. Sono disposta anche ad alzarmi alle sei di mattina pur di non rinunciare alla mia oretta di quotidiano, dopo di che passo alle newsletter, scorro i titoli e clicco sui più interessanti. (Marie Claire)
Ne parlano anche altri giornali
E’ scattato l’allarme tra i grandi marchi del lusso, che stanno vivendo una fase da incubo in borsa, riflettendo la crisi del mercato. Le azioni del colosso francese Lvmh sono crollate del 38% dai massimi di inizio anno, perdendo qualcosa come 174 miliardi di euro di capitalizzazione. (InvestireOggi.it)
«Negli ultimi anni è stato fatto un errore gigante sui prezzi. Si è sbagliato ad aumentarli tanto solo perché era facile. E il fatto di non essere riusciti a far innamorare dei nostri prodotti al punto da far percepire ai consumatori che il loro valore non è rispecchiato nel prezzo è il fallimento più totale del nostro lavoro». (Milano Finanza)
Brand sull’orlo della crisi in Cina. (Pambianconews)
L’ultimo Altagamma-Bain Worldwide Luxury Market Monitor 2024, realizzato dalla fondazione del lusso insieme a Bain & Company registra un 2024 in lieve rallenatamento a causa della situazione macroeconomica internazionale, che resta incerta per via di diversi fattori: inflazione, tassi di interesse elevati, tensioni geopolitiche, incrementi di prezzi e calo del potere d’acquisto dei consumatori di fascia medio-alta. (Preziosa Magazine)
Andrea Guerra, ceo di Prada: bisogna fare innamorare i clienti dei nostri prodotti Secondo l’edizione 2024 dello studio Altagamma-Bain, resta elevato il desiderio dei consumatori di vivere esperienze di eccellenza, cresciute del 5%. (FIRSTonline)
Il lusso è storicamente resiliente più di altri settori ai tempi di crisi, ma per il comparto dei beni personali nel 2024 arriva il primo rallentamento (-2%) dai tempi della Recessione (escluso il periodo Covid). (Mark Up)