Bologna, il racket dello «sceicco» Omar Mohamed che riciclava i soldi delle mafie nei locali: «Spietato, offriva ragazze ai clienti»

Bologna, il racket dello «sceicco» Omar Mohamed che riciclava i soldi delle mafie nei locali: «Spietato, offriva ragazze ai clienti»
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Corriere della Sera INTERNO

Si faceva chiamare lo sceicco. E nelle foto scattate sui social, oro al collo e ai polsi, selfie in barca e auto di lusso, Lamborghini e Porsche dai colori sgargianti che non passavano inosservate, provava a somigliargli. A Omar Mohamed piacevano occhiali e abiti eleganti, i tatuaggi e i posti più in, come quelli che aveva aperto in zone strategiche della città. Secondo il gip Domenico Truppa tutta la sua attività era tesa al «perseguimento, a qualsiasi costo, dell’ingiusto profitto». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Una persona violenta e aggressiva, con una capacità delinquenziale e un uso di intimidazioni che raramente si osservano nel tessuto criminale emiliano-romagnolo. Omar Mohamed, trentanovenne originario di Crotone e da tempo residente in città, è l’uomo chiave finito al centro dell’operazione della Guardia di Finanza coordinata dalla Dda con il pm Flavio Lazzarini. (il Resto del Carlino)

Lei aveva sollevato più volte il tema, anche durante il dibattito sulla città «mangificio» aperto dal New York Times. Sindaco, l’ultima operazione della Dda e della Gdf ha evidenziato, ancora una volta, i legami che ci sono tra criminalità organizzata e ristorazione in città. (corrieredibologna.corriere.it)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Tutti gli affari dello «sceicco» Omar a Bologna: «I cinque locali, i campi al Dlf e la società immobiliare. Faceva battere scontrini anche senza clienti»

È accusato di usura pluriaggravata e tentata estorsione continuata e aggravata nell’ambito dell’inchiesta della Dda che ha portato alla custodia cautelare in carcere nei confronti di Omar Mohamed e del pregiudicato Massimo Nicotera. (corrieredibologna.corriere.it)

MANTOVA Ha toccato anche la provincia di Mantova e in particolare la zona di Viadana, una complessa attività d’indagine condotta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna – unitamente al Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C. (La Voce di Mantova)

Relazioni e amicizie con alcuni pregiudicati e con consorterie criminali di stampo camorristico e ‘ndranghetistico, atteggiamenti di usura ed estorsione, sfruttamento della prostituzione. Di questo e non solo avrebbe dovuto cominciare a rispondere ma alle domande del giudice si è avvalso della facoltà di non farlo. (Corriere della Sera)