Bologna, cosa succede adesso ai locali controllati dallo ‘sceicco’ Omar

Bologna, cosa succede adesso ai locali controllati dallo ‘sceicco’ Omar
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il Resto del Carlino INTERNO

Omar Mohamed, da ieri in carcere nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Bologna, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio davanti al Gip Domenico Truppa. Difeso dall'avvocato Matteo Murgo, Mohamed, 39 anni originario di Crotone, è accusato a vario titolo di diversi reati in un'indagine sul riciclaggio dei proventi della criminalità organizzata in città gestendo alcuni locali di ristorazione. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri media

A parlare è Filippo Vernassa, direttore artistico del Teatro Celebrazioni e del EuropAuditorium di Bologna. Non mi è mai capitato, questo è un giorno orribile. (il Resto del Carlino)

Sinergie criminali tra ‘ndrangheta e camorra a Bologna, arrestato lo sceicco: imprenditore legato alle cosche Aracri, Megna e Nicoscia aveva 5 ristoranti Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

Nel bel giro del riciclaggio con metodo mafioso attorno ai ristoranti di Bologna ricostruito dalla Guardia di Finanza, c’era tra i nomi di spicco anche Massimo Nicotera, 50 anni, di Casalnuovo ma residente a Formia dove ieri mattina è stato arrestato in applicazione della misura cautelare del gip del Tribunale di Bologna. (latinaoggi.eu)

Chi è Omar Mohammed, accusato di riciclare i soldi del racket nei suoi locali in centro: Lamborghini, rolex e usura

A Omar Mohamed piacevano occhiali e abiti eleganti, i tatuaggi e i posti più in, come quelli che aveva aperto in zone strategiche della città. Si faceva chiamare lo sceicco. (Corriere della Sera)

Fatti già noti all’associazione antimafia che di Mohamed e "del suo modo di agire in città aveva già parlato nell’inchiesta ’Il mondo nascosto del Dopolavoro ferroviario’". Tante le reazioni politiche e non all’arresto di Omar Mohamed (il Resto del Carlino)

Auto di lusso, rolex e giri d’affari milionari. Un giovane imprenditore in Lamborghini che, un pezzetto alla volta e con l’aiuto di una schiera di collaboratori fidati, ampliava la sua sfera di influenza in città. (La Repubblica)