Campagna contro il ddl: "È stato di polizia". Domani prima "giornata di lotta" anti Meloni
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«Una giornata di lotta». E non solo una giornata. Le previsioni per domani si annunciano fosche, e preannunciano un autunno di problemi. Tornati ormai dalle vacanze, i professionisti della protesta si preparano a tornare in piazza per una stagione «di lotta» e di proteste contro il governo, e ovviamente a farne le spese saranno i cittadini interessati a spostarsi e a studiare. Dalle piazze alle strade, alle università, infatti, antagonisti e «militanti-studenti» si preparano a dar vita a una serie di manifestazioni più o meno pacifiche, in cui i vari temi appaiono solo un pretesto per mettere in scena il soliti trito film dei «giovani» impegnati nella «rivoluzione» contro la destra, contro l'Occidente «imperialista», contro il capitale e così via. (il Giornale)
Ne parlano anche altre fonti
Protesta contro il ddl Sicurezza a Milano, Schlein: "Norme liberticide" (La Stampa)
La democrazia, così come la cultura, sono fondate sulla possibilità di dissentire. Al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. (Il Fatto Quotidiano)
Sacrosanta la protesta, giusto il referendum abrogativo (li sto firmando tutti, mi sento un epigono di Pannella: vediamo però di non esagerare altrimenti facciamo la fine di Pannella con i referendum alla carlona, capite cosa voglio dire). (La Gazzetta del Mezzogiorno)
E accanto alla protesta, affiancano anche il tema, sentito da… I movimenti studenteschi intervengono nel clima di attesa per l’approvazione in Senato del ddl sicurezza del governo Meloni. (La Repubblica)
Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni in piazza contro il ddl Sicurezza. "E' una svolta fascista nel nostro paese, manda in carcere i lavoratori che protestano perché perdono il loro posto di lavoro. Sappiano le famiglie che per i loro figli che protestano per una scuola migliore e bloccano le strade, come tante volte ho fatto io, c'è il carcere. (Il Sole 24 ORE)
L’hanno scritto in verde e rosso su fondo bianco, i colori della bandiera italiana, i circa cento alessandrini che oggi pomeriggio, 27 settembre, hanno risposto all’appello di Cgil e Uil provinciali e sono scesi in strada per un presidio davanti alla prefettura, in piazza della Libertà, contro l’approvazione del Ddl Sicurezza, passato proprio oggi al voto del Senato. (La Stampa)