Campagna contro il ddl: "È stato di polizia". Domani prima "giornata di lotta" anti Meloni

Campagna contro il ddl: È stato di polizia. Domani prima giornata di lotta anti Meloni
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il Giornale INTERNO

«Una giornata di lotta». E non solo una giornata. Le previsioni per domani si annunciano fosche, e preannunciano un autunno di problemi. Tornati ormai dalle vacanze, i professionisti della protesta si preparano a tornare in piazza per una stagione «di lotta» e di proteste contro il governo, e ovviamente a farne le spese saranno i cittadini interessati a spostarsi e a studiare. Dalle piazze alle strade, alle università, infatti, antagonisti e «militanti-studenti» si preparano a dar vita a una serie di manifestazioni più o meno pacifiche, in cui i vari temi appaiono solo un pretesto per mettere in scena il soliti trito film dei «giovani» impegnati nella «rivoluzione» contro la destra, contro l'Occidente «imperialista», contro il capitale e così via. (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

“La Fiom-Cgil è in piazza con Cgil, Uil e tantissime associazioni per chiedere di fermare subito la trasformazione in legge della proposta del Governo in materia di ‘sicurezza’. Questo provvedimento attacca le libertà e il diritto a manifestare il proprio dissenso democratico. (Fiom-Cgil)

Cari Segretari Provinciali e Regionali, (SIULP Nazionale)

Di Claudio Tosi (Reti solidali)

DDL SICUREZZA. UN PROVVEDIMENTO SICURAMENTE DIABOLICO

Solo il dissenso permette la diversità delle posizioni e delle idee, solo il dissenso mette al vaglio la verità e la giustizia, solo il dissenso è alla base del pensiero. Al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. (Il Fatto Quotidiano)

È la prima piazza che si mobilita contro il disegno di legge Sicurezza approvato pochigiorni fa alla Camera: sono in centinaia, sotto al palazzo della Prefettura di Genova, al presidio organizzato dalla Cgil a cui hanno aderito - tra gli altri - Anpi, Arci, Libera, e poi Pd, MoVimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Possibile, Linea condivisa, Europa Verde, Legambiente, studenti delle scuolesuperiori e universitari. (La Repubblica)

Tutti loro potrebbero presto avere qualcosa in comune: rischiare almeno due anni di carcere. Da due a sette per chi occupa abusivamente una casa e da due a sei per chi, in gruppo, impedisce la circolazione su strada, ferrovia o «rallenta le attività produttive», come ha sottolineato il ministro dell’Intermo Matteo Piantedosi. (La Stampa)