Truffa allo Stato, falso capannone e operai attori "sporcati" ad arte

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ilmessaggero.it INTERNO

Aziende manipolate prima dell'arrivo degli ispettori della banca destinata a concedere i finanziamenti. Insegne nuove, macchinari e persino operai assoldati come figuranti: questo è il “cinema” messo in scena dagli arrestati nelle inchieste parallele della Procura di Monza e Brescia. Le indagini hanno rivelato una truffa milionaria legata ai finanziamenti garantiti dallo Stato attraverso il Fondo di garanzia gestito da Mediocredito Centrale S.p. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Per far credere alle banche che le aziende per le quali chiedevano finanziamenti avessero una vera operatività allestivano una specie di commedia, con falsi operai al lavoro e i cancelli di ingresso riverniciati in fretta. (Corriere Milano)

“Secondo me, se Banca Progetto prendeva il mio nome e cognome diceva: ‘Lasciamo stare tutto’”. Parlava così Maurizio Ponzoni, l’imprenditore legnanese tra i protagonisti delle vicende che stanno coinvolgendo Banca Progetto. (MilanoToday.it)

E 19 persone raggiunte da misura cautelare nell'ambito di un'indagine condotta dalla guardia di finanza del comando provinciale... Maxi frode ai danni dello Stato del valore di quasi 14 milioni di euro. (Virgilio)

Truffa sui finanziamenti statali, 17 arresti. Perquisita Banca Progetto

Milano – Per un prestito di 6,7 milioni di fondi garantiti dallo Stato ottenuti da Banca Progetto tramite documentazione falsa sono in corso tre misure cautelari, di cui due arresti, in una indagine della procura di Brescia, parallela ad una della procura di Monza per la quale anche sono in corso di esecuzione provvedimenti, tra cui misure cautelari. (IL GIORNO)

Ripreso mentre conta il denaro, in un capannone a Cinisello Balsamo. Ernesto Maria Cipolla, 63 anni di Valmadrera, provincia di Lecco, secondo le indagini della Guardia di finanza di Como coordinate dalla procura di Monza era a capo dell'associazione a delinquere che ha organizzato una truffa ai danni dello Stato che ha portato al sequestro di 6 milioni e 700 mila euro. (TGR Lombardia)

Tre misure cautelari, di cui due arresti. L'ente riferisce di essere parte lesa e quindi non indagata. Il fratello di un pm antimafia coinvolto nell'inchiesta (Open)