I dubbi e le insidie del doppio fronte che in guerra promette sventure
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Mai dare giudizi definitivi su operazioni finanziarie di ampia portata, perché come il masso nello stagno provocano sempre onde che nel dilatarsi possono squassare gli argini. Soprattutto se il fine dell'operazione non è immediatamente percepibile. E dietro l'Offerta di scambio (Ops) lanciata da Unicredit sul controllo di Banco Bpm si fatica a scorgere una logica di sistema. Premesso che l'offerta è tutt'altro che amichevole, visto il contesto e le dichiarazione del ceo Andrea Orcel prima che ostile appare offensiva. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altre testate
Ma se c’è una caratteristica dell’amministratore delegato della banca di Gae Aulenti, è la velocità. Una mossa che consentirebbe al gruppo italiano di diventare la prima banca in Germania. (Corriere della Sera)
Il lancio dell’Ops (offerta di pubblico scambio) di Unicredit su Banco Bpm dà alcune indicazioni precise sullo stato di salute del nostro sistema creditizio. Il risiko bancario italiano non solo non si è mai fermato ma dimostra una vitalità che non ha eguali in Europa. (varesenews.it)
Ansa UniCredit ha lanciato un’offerta di scambio di azioni (Ops) con l’obiettivo di prendere il controllo di Banco Bpm, che attualmente è la quarta banca italiana per capitalizzazione dopo Intesa Sanpaolo, la stessa UniCredit e Mediobanca. (Avvenire)
L’offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit nei confronti di Banco-Bpm provoca un piccolo terremoto, più politico che economico-finanziario. (il manifesto)
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, entra nella contesa finanziaria. Un’operazione da oltre dieci miliardi proprio quando si stava tratteggiando un terzo polo bancario che ha come protagonista principale il Banco Bpm nelle vesti di pivot nel capitale di Montepaschi, di cui il ministero del Tesoro ha stabilito la cessione del 15% sul mercato per venire incontro ai desiderata della Ue. (Corriere della Sera)
L'offerta pubblica per creare il terzo polo bancario europeo frenata dall'esecutivo (LAPRESSE)