A Parigi comincia il processo sull'estorsione ai danni di Pogba
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Si è aperto a Parigi il processo sulla presunta estorsione a Paul Pogba, che vede alla sbarra il fratello maggiore Mathias ed altri cinque conoscenti, accusati di aver tentato di estorcere al giocatore 13 milioni di euro. Tra i sei imputati, amici di infanzia del calciatore, ma anche conoscenti del quartiere di Roissy-en-Brie (Seine-et-Marne), oltre che il fratello di tre anni più grande. Tutti sono chiamati a comparire in tribunale fino al 3 dicembre per il loro coinvolgimento nel cosiddetto 'caso Pogba'. (Tuttosport)
Ne parlano anche altri giornali
La consultazione online sulla modifica allo statuto dopo la richiesta di Grillo (LAPRESSE)
E' finita come non sarebbe dovuta finire, ma come forse era inevitabile, ormai, nel nuovo M5s. Chiusa con la ratifica della base la “mutazione genetica” di Nova (abolito il Garante a vita, via anche il vincolo del secondo mandato, sì ad alleanze “programmatiche”) il giorno dopo la parola passa alla carta bollata. (Avvenire)
La richiesta di Grillo E sul ricorso di Grillo al voto della Costituente M5S, Conte afferma: "È una clausola feudale che si trascinava dal vecchio statuto e che, peraltro, la maggioranza ha già bocciato proprio nell’ultima votazione". (Adnkronos)
Il tentativo di boicottaggio già c’è stato, ma la maggioranza degli iscritti ha dimostrato di credere a quello che in passato Grillo ha sempre predicato, cioè il valore della democrazia. E’ paradossale che si rimangi la regola dell’uno vale uno, per affermare la regola che c’è uno che vale più di tutti gli altri messi assieme”. (SardiniaPost)
E Giuseppe Conte, denunciando sui social il "sabotaggio" legato ai "capricci" di Grillo, ha annunciato una seconda votazione. Beppe Grillo, fondatore e ormai ex garante del Movimento 5 stelle, ha chiesto formalmente che il voto degli iscritti durante l'Assemblea costituente terminata ieri venga ripetuto. (Fanpage.it)
Decide le date del voto: gli iscritti M5S potranno votare dal 5 dicembre (probabilmente dal mattino) fino alla sera dell'8 dicembre. Giuseppe Conte accelera. (Corriere della Sera)