Con il taglio dei tassi della Bce mutui ancora in calo, giù fino al 15%: la simulazione
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Il taglio dei tassi della Bce di 25 punti base dello scorso ottobre, il terzo dell’anno dopo le sforbiciate di giugno e settembre, ha avuto un effetto benefico sui mutui che sono calati fino al 15%. C'è attesa adesso per un eventuale ulteriore taglio dei tassi che potrebbe arrivare a dicembre. La Bce si è detta possibilista, ma solo a condizione che l'andamento generale dell'economia lo consenta. Il taglio dei tassi influisce direttamente sul costo del denaro, rendendo più vantaggioso stipulare mutui e prestiti. (QuiFinanza)
La notizia riportata su altre testate
In Lombardia, chi ha presentato domanda di finanziamento per l’acquisto della prima casa ha puntato ad ottenere, in media, poco meno di 151mila euro, valore in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2023. (IL GIORNO)
L’impatto della riduzione dei tassi da parte della BCE su finanziamenti e mutui Il 34% degli italiani in cerca della casa ritiene che il taglio dei tassi da parte della BCE rappresenti un incentivo alla sottoscrizione di un mutuo soprattutto per la prima casa. (Assinews)
I tassi in calo hanno comunque fatto risalire la domanda di mutui delle famiglie che, secondo Crif, è cresciuta del 7,2% nei primi nove mesi 2024 sullo stesso periodo 2023. A spingere l’incremento sono però ancora soprattutto le surroghe. (LA NAZIONE)
Se guardiamo al singolo mese di settembre, la domanda arriva a sfiorare il +19%. Per analizzare il dato nella sua interezza, osserviamo che nel I semestre dell’anno il fenomeno delle surroghe segna un +17,6%, mentre i nuovi mutui erogati si sono contratti del -10,5%. (CRIF)
On-line si può risparmiare (Milano Finanza)
Era l’era dei “tassi zero“ e dell’Euribor negativo con le rate dei finanziamenti che “costavano“ ai consumatori solo lo spread applicato dalle banche sul denaro prestato. Per trovare un rimbalzo superiore bisogna risalire al 2014-2015 (+54%). (IL GIORNO)