Cop 29 a Baku: tra ambizioni deluse e necessità di una svolta inclusiva sul clima
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Cop 29 “oltre” Baku ha molta strada da fare per obiettivi più ambiziosi e inclusivi: speranze deluse dopo trattative dure tra “paesi ricchi” e “paesi poveri” su soglie finanziarie degli aiuti e “mercati del carbonio”. Delusione dei “paesi poveri” – i più colpiti dagli effetti del cambiamento climatico prodotto prevalentemente dai “paesi ricchi” – che chiedono “compensazioni” proprio per fronteggiare i danni con una “finanza climatica” sostenibile per evitare la “sconfitta di tutti”. (GLI STATI GENERALI)
Su altre testate
COP29, colloqui si concludono con accordo: 300 miliardi di dollari in 10 anni L'impegno delle nazioni ricche nei confronti dei paesi in via di sviluppo (Ottopagine)
"Da tutti i testi approvati dalla conferenza sono sparite le parole 'combustibili fossili' - ha spiegato l'esperto -. "Anche quest'anno, alla Cop29 di Baku l'Arabia Saudita (con l'aiuto della Russia) è riuscita a bloccare qualsiasi impegno ad accelerare la decarbonizzazione. (Tiscali Notizie)
Ma si tratta di miliardi solo virtuali, spuntati fuori da una trattativa con aspetti decisamente paradossali. (Italia Oggi)
Obiettivo di emissioni Net-Zero entro il 2050 La COP29, la ventinovesima Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, prospetta un accordo che traccia la strada per il futuro della lotta al cambiamento climatico (METEO.IT)
«Del fondo si è parlato di più rispetto alle precedenti edizioni e sembra si sia arrivati a una soluzione, nonostante ci sia ancora molto divario tra le richieste dei Paesi del sud del mondo e ciò a cui si è effettivamente arrivati. (Corriere del Ticino)
Mentre ancora si stava per chiudere la COP 29 (Conference of Parties) sulla lotta al cambiamento climatico a Baku (Azerbaigian), tenutasi dall’11 al 22 novembre, è apparso chiaro quel che molti si aspettavano prima ancora che la conferenza si aprisse: ovvero un sostanziale nulla di fatto sul fronte della riduzione delle emissioni di anidride carbonica e pochi passi avanti in tema di giustizia climatica. (Agenda Digitale)