Cop29, accordo a metà: stretta light sulle emissioni
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«Oltre le frange estreme del negazionismo e di parte dell’ambientalismo, abbiamo ottenuto un buon compromesso, prevedendo 300 miliardi di aiuti all’anno per le nazioni più fragili». Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, esce moderatamente soddisfatto dalla Cop29, sulla scia di quel modello di transizione green che il governo considera «morbida e sostenibile per lavoratori e imprese, nello spirito del Piano Mattei e del Fondo per il Clima». (ilmessaggero.it)
Su altri giornali
Riproponiamo il testo di Flavio Natale della Redazione Asvis, il cui Comitato scientifico è presieduto dal professore Enrico Giovannini, pubblicato sul sito Asvis l'13 novembre 2024 In questi... (Virgilio)
"Il gruppo dei Paesi meno sviluppati è oltraggiato e profondamente ferito dal risultato della Cop29. Noi lasciamo Baku senza un obiettivo globale di finanza climatica ambizioso, senza piani concreti per limitare l'aumento della temperatura globale di 1,5 gradi, e senza il sostegno complessivo disperatamente necessario per l'adattamento e per le perdite e i danni. (Tiscali Notizie)
L’annuale conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP) da poco conclusasi a Baku non è certo iniziata sotto i migliori auspici, con il neoeletto presidente Donald Trump che in campagna elettorale si è pubblicamente impegnato a ritirare l’adesione degli Stati Uniti dall’accordo sul clima di Parigi, il trattato che vincola i suoi firmatari affinché agiscano per combattere i cambiamenti climatici. (LA STAMPA Finanza)
Il Sopravvissuto è il sistema multilaterale di negoziazione, che esce acciaccato dalle divisioni Nord-Sud, minacciato dal ritorno di Trump, pressato dalle nazioni che vogliono contare di più. Alla fine, «è stato un viaggio difficile, ma abbiamo raggiunto un accordo», ha concluso Simon Stiell, segretario esecutivo dell’Unfccc, l’organo che gestisce la Convenzione Onu sui cambiamenti climatici. (Corriere della Sera)
Le discussioni della COP29 hanno comunque trasmesso un segnale favorevole, nonostante l'ambientalismo d'ordinanza l'abbia bollato d'insoddisfacente greenwashing su scala Paese. (Milano Finanza)
Delusione dei “paesi poveri” – i più colpiti dagli effetti del cambiamento climatico prodotto prevalentemente dai “paesi ricchi” – che chiedono “compensazioni” proprio per fronteggiare i danni con una “finanza climatica” sostenibile per evitare la “sconfitta di tutti”. (GLI STATI GENERALI)