I disabili “possono essere lasciati morire” in America: le direttive shock per l’epidemia

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LEGGI ANCHE —> EMERGENZA CORONAVIRUS | I FARMACI DA NON USARE. Anche in Italia le famiglie con disabili si sentono dimenticate e hanno paura.

le linee guida shock di ogni stato per l’emergenza sanitaria.

Per l’Alabama e altri stati degli USA i disabili “possono essere lasciati morire”.

Queste linee guida vogliono essere uno strumento di aiuto al singolo medico di fronte alla pressione di dover scegliere chi attaccare al respiratore e chi lasciar morire. (UniversoMamma)

Ne parlano anche altre testate

Ma di “capacità cognitiva” o di “disturbo neurologico grave”, come discrimine nella scelta, parlano anche gli altri documenti federali. L’Alabama è lo stato che ha redatto il documento più preoccupante, quello in cui si legge che “i disabili psichici sono candidati improbabili per il supporto alla respirazione“. (Il Riformista)

In Alabama non verranno intubati i pazienti con disturbi psichici. Cioè: volete essere curati o volete lasciare il posto "a chi ha più probabilità di sopravvivenza" o "maggiore valore per la società"? (Tiscali.it)

I criteri che le amministrazioni di più di dieci stati degli Usa avrebbero dato ai medici potrebbero escludere i più vulnerabili. Potrebbe interessarti anche: Coronavirus Usa, droni mostrano le metropoli deserte – VIDEO. (Inews24)

Tra i criteri ci sono considerazioni di tipo intellettivo o discriminatorie nei confronti delle persone con disabilità. Il principio di “unicità” delle persone implica il rispetto della dignità dell’individuo, in qualsiasi condizione che è autentica garanzia della democrazia. (L'HuffPost)

Negli Stati Uniti il numero dei contagi da coronavirus aumenta sempre più e nelle ultime ore è stata registrata un’impennata di casi positivi nello Stato di New York. E hanno ragione, perché molti Stati lo affermano in modo abbastanza esplicito nei loro criteri”. (Fanpage.it)

Pensiamo ai genitori o ai fratelli di disabili psichici, ragazzi con autismo, persone con sindrome di Down, anche solo un depresso grave. Se invece la pandemia fosse paragonabile a quelle del ’68 o del ’57, gli ospedalizzati sarebbero un milione, con 200mila pazienti bisognosi di terapia intensiva (Open). (Aleteia IT)